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Siamo a settembre: cosa dicono i numeri

Pubblicato 03.09.2024, 07:35
US500
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Iniziamo da una statistica: settembre è storicamente il peggior mese per il mercato azionario, diversi fattori economici, psicologici e strategici contribuiscono a questa tendenza.

Vediamo quindi i dati su diversi periodi storici:

Periodo 1928-1950

Durante la Grande Depressione e la Seconda Guerra Mondiale, il mercato ha visto una volatilità massiccia. Settembre ha storicamente chiuso in calo circa il 60% delle volte. Ad esempio, tra il 1928 e il 1950, l'indice S&P 500 ha avuto una media di rendimento di circa -0,5% nel mese di settembre.

 

Periodo 1951-1980

L'economia post-bellica ha introdotto nuovi cicli economici, ma anche in questo periodo settembre ha continuato a registrare performance negative. L'S&P 500 ha segnato un rendimento medio mensile di -0,3% in settembre. Il tasso di calo per questo periodo è stato del 55%.

 

Periodo 1981-2023

Dagli anni '80 fino ad oggi, settembre ha continuato la sua tendenza negativa con il rendimento medio mensile dell'S&P 500 che si è attestato intorno al -0,4%. Le crisi finanziarie e i crolli di mercato hanno fortemente influenzato questi dati. In particolare, dal 2000, settembre ha chiuso in negativo circa il 52% delle volte, con un andamento medio di rendimento mensile di -1.1%.

 

Rendimento storico di Settembre rispetto agli altri mesi (1928-2022)

Se guardiamo al rendimento mensile medio dell'S&P 500 dal 1928 al 2022 (vedi foto sotto), settembre è il mese con il rendimento medio più negativo:

 

Immagine che contiene testo, schermata, diagramma, Carattere

Descrizione generata automaticamente

 

Una statistica interessante è che tra il 1928 e il 2022, l'S&P 500 ha avuto rendimenti positivi in settembre il 40% delle volte, il che significa che il mese ha chiuso in calo nel 60% dei casi. Questo dato rende settembre statisticamente il mese meno performante dell'anno.

 

Perché settembre è così sfigato?

Fattori Psicologici

Gli investitori tendono a ribilanciare i portafogli alla ripresa delle attività dopo le vacanze estive, causando vendite di titoli e quindi un calo del mercato. Anche le aspettative per i risultati del terzo trimestre e la pianificazione per l'ultimo trimestre dell'anno possono contribuire a una maggiore volatilità.

 

Fattori Economici

Molti fondi e investitori istituzionali effettuano operazioni di bilanciamento alla fine del terzo trimestre, portando a un aumento delle vendite. La preparazione per le dichiarazioni dei guadagni e le decisioni monetarie di ottobre possono anche elevare l'incertezza e la volatilità di settembre.

 

Strategia di Trading

La strategia "Sell in May and Go Away", basata sulla stagionalità del mercato (anche se in realtà ha origini storiche differenti), spesso vede gli investitori ritornare in massa nei mercati a settembre. Questo può creare una turbolenza iniziale, portando a ulteriori pressioni ribassiste.

 

Eventi Macroeconomici

Settembre ospita spesso riunioni cruciali di banche centrali come la Federal Reserve (vedi quella molto importante del 18/9, dove un primo taglio tassi non sarà per forza positivo per i mercati), dove sono annunciate decisioni su tassi di interesse e altre politiche monetarie. Le aspettative e le reazioni a queste decisioni possono accrescere la volatilità.

 

Analisi Statistica Approfondita

Un'analisi delle percentuali di chiusura negativa rivela che settembre ha avuto una percentuale di chiusura in calo del 57% nell'arco dal 1950 al 2022. La media del rendimento per l'intero periodo di 94 anni è approssimativamente -0,7%, con una deviazione standard di circa 5,1%, confermando la volatilità superiore rispetto agli altri mesi.

 

Considerazioni per gli Investitori

  • Diversifica: non essendo Warren Buffett, per i comuni mortali funziona molto spesso e soprattutto nei periodi negativi.
  • Gioca in difesa: Adottare strategie difensive come l'investimento in settori meno ciclici (ad esempio, utilities e beni di prima necessità) durante i mesi deboli può offrire stabilità e ridurre le perdite potenziali.
  • Occhio ai fondamentali: se c’è qualità, anche nei periodi più negativi il valore alla lunga emerge

 

Conclusione

Analizzando i dati abbiamo visto che settembre tende a non essere un mese così brillante, ma queste sono solo statistiche. Le mille variabili di mercato, le strategie da investitori di medio e lungo termine, dovrebbero solo marginalmente considerare questi fattori. Ciò che conta di più è costruire strategie che abbiano 3 elementi in comune: catturare i rendimenti di mercato, reggere bene nei momenti difficili e portarci a raggiungere i nostri obiettivi di vita.

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Alla prossima!

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