La proposta di fusione avanzata da FCA (MI:FCHA) al GRUPPO RENAULT è stata una piacevole sorpresa per tutti gli azionisti dei due colossi Automobilistici che hanno visto i propri titoli raggiungere un picco notevole in apertutra del mercato. Ma sarà davvero una scalata senza intoppi?
Partiamo dal comunicato stampa che FCA ha reso pubblico ai propri azionisti, risulta subito ben chiaro lo scenario che si andrebbe a creare: un colosso da 8,7 Milioni di veicoli venduti ed una capitalizzazione di mercato intorno ai 70 Miliardi. Fanno sicuramente gola agli azionisti i 2,5 Miliardi di Dividendi straordinari (pari a 1,60€ per azione) più le azioni Comau (o un ulteriore dividendo da 0,16€ per azione) che FCA distribuirà per attenuare la disparità dei valori sul mercato azionario. Il governo Francese (che possiede il15% del gruppo) si è detto abbastanza favorevole alla fusione, resta però il nodo Nissan, la quale possiede il 15% di Renault (PA:RENA) (senza diritto di voto) che a sua volta è in Nissan con il 40%, azienda importante per permettere ad FCA di entrare nel mondo delle auto elettriche . La cosa è dunque tutt'altro che semplice ed immediata come può sembrare, bisogna convincere Tokyo, Washington e Parigi ma sopratutto bisogna trovare una linea comune tra queste realtà e Il gruppo della famiglia Agnelli-Elkann.
Il mercato ha tramutato la notizia in un +19% che ha fatto scattare un gran numero di SELL chiudendo dunque con un +7,98%.
I possimi giorni porebbero essere significativi poichè potrebbero farsi avanti tanti nuovi azionisti che aspettavano che il titolo scendesse sotto gli 11€ per entrate e che invece, anche forviati dagli alti dividendi e dalle azioni comuni, entreranno tra i 12€ e i 13€ facendo rimbalzare il titolo fino a quota 14€. Solo una chiusura sopra i 14€ potrebbe far raggiungere in breve tempo la resistenza dei 16€ che superata punterà ai 20€ mettendo a segno così un +60% circa.
Se, invece, non si confermerà il sentimento positivo da parte degli azionisti il titolo potrebbe stagnare tra i 12,5€ e i 14€ in attesa di una risposta del gruppo franco-nipponico la quale potrebbe arrivare non prima della fine della stagione estiva. L'ipotesi peggioresarà certamente il fallimento dell'operazione messa in campo da FCA. Questo scenario potrebbe far precipitare velocemente il titolo ai minimi dei primi del 2017 con un movimento laterale tra gli 8,5€ e i 10€ che potrebbe tenere il titolo basso fino al nuovo anno.
Se la proposta andasse invece a buon fine il titolo potrebbe toccare entro i primi mesi del 2020 vette mai raggiunte e potrebbe distribuire costantemente Dividendi sostaniosi grazie agli agli utili che il terzo colosso mondiale dell'auto andrebbe a fare.
Speriamo tutti di assistere ad una delle più grandi fusioni del mercato automobilistico che potrebbe riportare finalmente la nostra economia ad un rialzo notevole.