Un’altra stagione degli utili è iniziata. I titoli finanziari, soprattutto quelli delle banche, solitamente catturano la maggior parte dell’attenzione nei primi giorni delle pubblicazioni trimestrali. Ma anche molte altre seguitissime società pubblicheranno i risultati questa settimana.
Tra queste: Chipotle Mexican Grill (NYSE:CMG), Freeport-McMoRan (NYSE:FCX), International Business Machines (NYSE:IBM), Johnson & Johnson (NYSE:JNJ), LM Ericsson (NASDAQ:ERIC), Netflix (NASDAQ:NFLX), NextEra Energy (NYSE:NEE), Nucor (NYSE:NUE), Southwest Airlines (NYSE:LUV), Verizon Communications (NYSE:VZ) e tante altre.
Una recente ricerca di Qi Sun della California State University San Marcos evidenzia che “il processo di scoperta del prezzo del titolo viene distorto durante la stagione degli utili”. I mercati in generale inoltre spesso vedono delle impennate di volatilità. Molti investitori tengono d’occhio l’indice CBOE Volatility Index (VIX), noto anche come “l’indicatore della paura”.
Da gennaio, l’indice VIX è in calo e ora oscilla a 16,2. Tuttavia, se i dati di numerosi dei beniamini di Wall Street dovessero deludere, potrebbe presto riprendere a salire.
Intanto, gli indici Dow Jones Industrial Average, S&P 500 e NASDAQ 100 hanno segnato i massimi storici negli ultimi giorni. Sull’anno in corso, sono rimbalzati rispettivamente dell’11,7%, dell’11,4% e dell’8,9%. Considerati questi significativi aumenti, molti partecipanti dei mercati si chiedono se non possano esserci delle prese di profitto a breve termine dietro l’angolo, soprattutto se dovessero arrivare delle sorprese negative da molti dei favoriti di Wall Street.
Affrontare i periodi di alta volatilità può essere snervante. Tuttavia, tramite la diversificazione e con un approccio a lungo termine, per gli investitori potrebbe essere più semplice gestire il rischio.
L’articolo di oggi presenta due ETF che potrebbero risultare interessanti per i lettori che vogliono diversificare i loro portafogli nelle prossime due settimane.
1. Schwab Emerging Markets Equity ETF
- Prezzo attuale: 32,24 dollari
- Range su 52 settimane: 18,32 - 34,74 dollari
- Rendimento dividendo: 1,99%
- Percentuale di spesa: 0,11% all’anno
Il nostro primo fondo ci porta fuori dai confini statunitensi. Lo Schwab Emerging Markets Equity ETF™ (NYSE:SCHE) investe su società dei mercati emergenti ad alta e media capitalizzazione. Le società cinesi hanno il peso maggiore (44,0%), seguite da Taiwan (15%), India (10,97%) e Brasile (6,24%). Il fondo ha cominciato gli scambi nel gennaio 2010.
Grafico settimanale SCHE
SCHE, che replica l’indice FTSE Emerging Index, ha 1.638 possedimenti. I primi dieci titoli del fondo rappresentano circa il 27% degli asset netti pari a 9,2 miliardi di dollari. Tra i principali settori troviamo il settore finanziario (20,07%), beni di consumo voluttuari (18,52%) ed IT (15,37%).
Il più grande produttore di chip al mondo Taiwan Semiconductor Manufacturing (NYSE:TSM) è in cima alla lista. Lo seguono delle società cinesi: il colosso dei social Tencent (OTC:TCEHY), il gruppo di e-commerce e cloud computing Alibaba (NYSE:BABA) e la piattaforma di consegne alimentari Meituan (OTC:MPNGF). Troviamo anche il gruppo internet sudafricano Naspers (OTC:NPSNY) ed il conglomerato multinazionale con sede in India Reliance Industries (NS:RELI).
Sull’anno in corso, il fondo è schizzato del 5%. I rapporti P/E e P/B si attestano rispettivamente a 18,97 e 2,15. Nel caso di potenziali prese di profitto, gli investitori a lungo termine troverebbero un valore migliore sotto i 30 dollari.
Numerosi analisti sono rialzisti sulle prospettive a lungo termine dei mercati emergenti, che tendono ad avere tassi di crescita superiori rispetto a quelli di molte economie sviluppate. Ad esempio, nel primo trimestre del 2021, l’economia cinese è cresciuta al tasso record del 18,3% rispetto allo stesso periodo del 2020. Anche altre nazioni emergenti potrebbero vedere una robusta ripresa economica nel resto dell’anno. Di conseguenza, la natura globalmente diversificata di questo fondo a basso costo potrebbe essere allettante per vari investitori.
2. iShares Morningstar Multi-Asset Income ETF
- Prezzo attuale: 23,80 dollari
- Range su 52 settimane: 20,29 - 24,13 dollari
- Rendimento dividendo: 3,85%
- Percentuale di spesa: 0,60% all’anno
L’iShares Morningstar Multi-Asset Income ETF (NYSE:IYLD) offre accesso a diverse classi di asset, compresi bond (60%), titoli azionari (20%) e fonti di reddito alternative (20%). Il fondo punta ad ottenere un alto reddito corrente nonché un certo apprezzamento del capitale.
Grafico settimanale IYLD
IYLD, che ha cominciato gli scambi nell’aprile 2012, replica l’indice Morningstar Multi-Asset High Income Index. Con 11 possedimenti, i suoi asset netti sfiorano i 250 milioni di dollari.
Uno sguardo più approfondito dei suoi possedimenti rivela un investimento in altri ETF iShares di BlackRock, che ha circa 800 ETF in tutto il mondo e quasi 2 mila miliardi di asset in gestione.
I primi cinque nomi di IYLD rappresentano oltre il 75% dell’ETF. Tra questi:
- iShares iBoxx $ High Yield Corporate Bond ETF (NYSE:HYG)
- iShares Preferred and Income Securities ETF (NASDAQ:PFF)
- iShares 20+ Year Treasury Bond ETF (NASDAQ:TLT)
- iShares 10-20 Year Treasury Bond ETF (NYSE:TLH)
- iShares International Select Dividend ETF (NYSE:IDV)
IYLD investe inoltre su bond governativi emessi da paesi dei mercati emergenti, sul settore dei mutui immobiliari USA, su titoli azionari statunitensi che pagano dividendi e su titoli dei mercati emergenti.
Dall’inizio dell’anno, IYLD è sceso di circa l’1,1%. La sua composizione lo rende adatto per chi cerca entrate passive, come i pensionati.
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.