STM: un titolo da mettere in watchlist. Analisi del titolo

Un saluto a tutti e ben tornati in questa rubrica dedicata alle mie analisi di mercato. In questo ultimo appuntamento settimanale l’attenzione ricadrà su un titolo da voi richiesto, che troviamo quotato anche a Piazza Affari, ovvero STMicroelectronics (EPA:STMPA) NV. Prima di entrare nel vivo dell’analisi come al solito vi ricordo che qualora aveste delle domande o semplicemente un’opinione da esprimere potete usare la sezione sottostante dei commenti, in cui possiamo interagire più attivamente. Potete anche sfruttare quello spazio per richiedere un’analisi su un titolo di vostro interesse qualora vi apprezziate il mio approccio all’analisi dei titoli (per non perdervi le mie analisi cliccando il pulsante “segui” riceverete una notifica nel momento di pubblicazione di un mio nuovo articolo). Inoltre di recente ho aperto un blog, i cui dettagli a riguardo sono presenti nel mio profilo Investing. Inoltre aggiungo che le prossime analisi su titoli minoritari, anziché proporle nei commenti come ho spesso fatto, le troverete nel mio “classico stile” sull’appena citato blog.
 
Anche nota più semplicemente come STM, la società in questione è impegnata nel settore dei semiconduttori risultando un player di rilievo globale il cui DNA è in parte italiano, in quanto frutto di una fusione nel 1987 tra l’italiana SGS Microelettronica e la francese Thomson Semiconducteurs. I prodotti di STM variano dal mercato dell’elettronica di consumo, fino all’automotive, passando in modo trasversale per dispositivi elettronici quali pc e cellulari. Questa società è quotata sull’Euronext Paris, sul NYSE e sul mercato italiano, e per quest’analisi il riferimento sarà alla sua declinazione quotata a Milano.
Primariamente andiamo a fare una panoramica del titolo osservando i dati di bilancio e le informazioni di carattere fondamentale per poi spostarsi sui grafici di borsa e trarre delle conclusioni. Innanzitutto abbiamo a che fare con una società che fin da subito si presenta bene, con dei livelli di indebitamento molto contenuti (visto il periodo di tassi elevati) e dei margini decisamente positivi. Dal punto di vista del bilancio, le entrate anno su anno sono in sostenuta crescita, le spese crescono meno che proporzionalmente lasciano in eredità dei valori di utile crescenti anno su anno. Non delude nemmeno l’equilibrio finanziario rinvenibile in stato patrimoniale, il quale è appunto buono; inoltre gli indicatori di bilancio trasmettono altrettanta solidità. La società inoltre paga con regolarità delle cedole ogni trimestre (seppure non siano dividendi da capogiro), e questo aspetto è sempre gradito soprattutto in questi casi dove pare esserci un equilibrio sostenibile tra investimenti sul futuro aziendale e il “ricompensare” gli azionisti distribuendo una piccola parte dell’utile.





Venendo ai grafici, il titolo dai minimi segnati nel 2022 ha quasi segnato un raddoppio delle quotazioni in soli 12 mesi (+84% da luglio 2022 ai top di luglio 2023). Un particolare da tenere a mente è anche questo titolo è in un certo senso “americano”, ovvero si comporta in modo più simile ai titoli tech che siamo abituati a vedere oltreoceano, quindi reagisce in modo più violento in risposta a shock positivi e negativi, risultando molto volatile se paragonato ad altri titoli del paniere italiano soprattutto. Il beta pari ad 1,37 quindi maggiore di 1 ne è l’esatta dimostrazione.
Negli ultimi mesi, dopo aver superato momentaneamente la soglia dei 50 euro per azione, abbiamo assistito a dei ribassi che hanno riportato le quotazioni in area 40€; un livello orizzontale importante sarebbe quello dei 38 euro per azione. Tuttavia i prezzi sembrano aver già reagito al rialzo nelle ultime sedute, dando dei segnali propositivi al rialzo, anche se solo per il breve periodo con un possibile ritorno a 42,70€ per chiudere un gap lasciato aperto ad inizio settembre. Dopodiché credo che si avrà l’effettivo test della soglia orizzontale dei 38 euro, soprattutto se il clima macroeconomico dovesse peggiorare. Per il medio-lungo periodo già dalla precedentemente citata soglia si potrebbero fare degli ingressi non banali al rialzo con target verso i massimi di sempre, anche alla luce del mercato dei semiconduttori che è in continua espansione (sempre al netto di tensioni geopolitiche che potrebbero mettere in difficoltà il settore e in particolare la catena di approvvigionamento).
In conclusione la visione sul titolo per il breve termine non la reputo particolarmente interessante, in quanto potrebbe esserci ancora qualche incertezza e attenderei un ritorno verso i 38 euro, ma per il medio-lungo periodo STM è sicuramente un’azienda da tenere in considerazione.
 
L’analisi si chiude qui, vi auguro buon weekend e buon trading!
 
Disclaimer: il presente articolo non ha alcuna finalità di consulenza finanziaria e non rappresenta un consiglio su come investire o disinvestire i propri soldi. La consapevole valutazione dell'investitore non può essere in alcun modo sostituita, alla luce del personale profilo di rischio e della possibilità di perdere il proprio denaro.