Market Brief
I dati pubblicati ieri negli USA sono stati contrastati: gli indici sul manifatturiero hanno superato moderatamente le previsioni del mercato, l’ISM e il PMI sul manifatturiero di Markit si sono attestati rispettivamente a 52,8 e 54 punti (a fronte dei 52 e 53,8 previsti) e hanno contribuito a far rimanere le borse americane in territorio positivo. Ciò nonostante, la recente fase di debolezza si fa sentire fra gli americani, che hanno gestito le loro spese in modo più prudente; ad aprile, infatti, i redditi personali sono cresciuti dello 0,4% rispetto allo 0,2% stimato, mentre le spese personali sono rimaste piatte, rispetto allo 0,2% previsto. A nostro avviso, il mese prossimo le spese personali aumenteranno in modo significativo allo svanire dei fattori transitori negativi, circostanza che farà migliorare l’umore degli americani. L’indice del dollaro è salito dello 0,7% a New York, prima di stabilizzarsi su livelli leggermente inferiori durante la seduta asiatica. Negli ultimi 5 giorni l’EUR/USD si è mosso lateralmente, fra 1,10 e 1,0820. La coppia, tuttavia, mostra un’inclinazione positiva e si sta avvicinando alla resistenza a 1,10 (soglia psicologica e 32,8% di Fibonacci sul rally di aprile-maggio). Come previsto, la banca centrale australiana (RBA) non ha tagliato il tasso di cassa, mantenendolo invariato al minimo storico del 2%; la forward guidance, ovvero l’orientamento sui tassi futuri, dipenderà dai dati. La decisione ha innescato un mini-rally dell’AUD/USD anche perché i verbali della riunione di maggio della RBA hanno mostrato che la banca ha mantenuto un’impostazione accomodante. Ciò nonostante, continuiamo a prevedere che in futuro la RBA taglierà di nuovo il tasso. L’AUD/USD è balzato dello 0,86%, fino a 0,7690, in scia alla notizia, interrompendo la svalutazione durata 3 settimane. Sul lato discendente, il supporto più vicino staziona a 0,7553 (minimo di metà aprile) mentre si osserva una resistenza a 0,7760 (massimo precedente). Nel Regno Unito, il PMI manifatturiero riferito a maggio elaborato da Markit mostra che le condizioni delle imprese nel settore manifatturiero non sono migliorate al ritmo previsto; l’indice si è attestato a 52 punti rispetto ai 52,5 previsti e il dato precedente è stato rivisto al ribasso dello 0,1, a 51,8 punti. Il dato deludente ha fatto scendere l’azionario britannico dello 0,44% e ha innescato una piccola ma rapida serie di vendite sulla coppia GBP/USD. Il cable ora staziona sul supporto a 1,5191 (50% di Fibonacci sul rally di aprile e maggio) e potrebbe scendere oltre se i dati economici in uscita oggi nel Regno Unito deluderanno le attese. L’EUR/GBP sta approfittando della debolezza della sterlina, nonostante la crescente incertezza intorno ai negoziati sulla Grecia. L’euro ha guadagnato quasi il 2% dal 27 maggio, fermando il recente deprezzamento. La coppia EUR/GBP sta tentando, per la seconda volta, di violare la resistenza chiave a 0,7193 (61,38% di Fibonacci sul rally da marzo a maggio). In India, la banca centrale indiana (Reserve Bank of India, RBI) ha tagliato il tasso sui pronti di 25 punti base, portandolo al 7,25%, terzo taglio di quest’anno. Come promesso, Raghuram Rajan ha atteso che le banche trasmettessero i tagli del tasso precedenti all’economia reale (tasso base al 9,85% a/a). La coppia USD/INR è rimbalzata a 63,86 prima di riscendere a 63,75. In una prospettiva di lungo termine, l’USD/INR rimane in un trend positivo, alimentato dai ricorrenti tagli del tasso della RBI, ma non ha la forza sufficiente per violare la forte resistenza a 63,90. In Svizzera, il PMI manifatturiero di maggio ha sorpreso i mercati al rialzo, attestandosi a 49,4 punti a fronte dei 47,8 previsti. L’EUR/CHF è sceso, il ritmo rallenta man mano che si avvicina al supporto a 1,03.
Arnaud Masset, Market Strategist,
Swissquote Europe Ltd