Il prezzo del titolo Tesla (NASDAQ:TSLA) continua ad avere una performance inferiore al mercato a dicembre, dopo aver perso quasi il 15% a novembre. Le azioni del produttore di veicoli elettrici (EV) si avviano a chiudere al ribasso per il quinto mese di fila, con un tonfo di oltre il 50% dal massimo di agosto.
Mentre il titolo Tesla crolla, Musk lancia un altro sondaggio su Twitter
In un sondaggio postato lunedì, Elon Musk ha chiesto ai suoi follower su Twitter se dovesse o meno dimettersi da capo del social, promettendo di rispettare l’esito del voto. Oltre il 57% degli utenti ha votato a favore delle dimissioni di Elon Musk, mentre il 43% preferirebbe che restasse.
Tuttavia, il miliardario non ha poi fatto sapere se agirà secondo il risultato del sondaggio e si dimetterà dal ruolo. La CNBC ieri ha riportato che Musk sta “cercando attivamente” una persona che lo sostituisca come CEO di Twitter.
Il sondaggio è arrivato dopo due mesi caotici per Twitter sotto la guida di Musk, caratterizzati da rapidi cambiamenti di policy e decisioni.
Possiamo dire che gli investitori di Tesla probabilmente sono tra quelli che hanno votato “Sì”, ormai stanchi di vedere il CEO della casa automobilistica distratto dalla sua nuova piattaforma social. Tesla, che resta la principale fonte di entrate di Musk, ha visto il prezzo delle sue azioni crollare di quasi il 60% da aprile, quando sono emerse pubblicamente le intenzioni del miliardario di acquisire Twitter.
Il valore di mercato del produttore di EV si attestava ad oltre 1,1 mila miliardi di dollari il 1° aprile, l’ultimo giorno di scambi prima che Musk rivelasse di aver acquisito una partecipazione in Twitter. Da allora, il valore di mercato di Tesla è crollato del 58%, lasciando ai rivali la possibilità di incrementare la propria partecipazione di mercato.
Troppa attenzione su Twitter
Da quando ha comprato Twitter per 44 miliardi di dollari due mesi fa, Musk ha introdotto una miriade di cambiamenti della policy sulla piattaforma, alcuni dei quali hanno scatenato i timori di inserzionisti ed utenti. Inoltre, ha ridotto metà della forza lavoro della compagnia, ha eliminato i moderatori dei contenuti ed ha smantellato il comitato per la sicurezza.
Il capo di Tesla ha inoltre smesso di applicare le norme contro la disinformazione sul coronavirus ed ha chiesto procedimenti penali contro il dottor Anthony Fauci, capo consulente medico del governo ed esperto di malattie infettive. Poco prima di postare il sondaggio, Musk ha annunciato un importante cambio della politica di Twitter che vietava agli utenti un collegamento ad altre piattaforme social, come Facebook (NASDAQ:META), Instagram, Mastodon ed altre.
Ma i tweet che annunciavano il cambio di politica, postati dall’account “Support” di Twitter e dal blog sono stati cancellati senza ulteriori spiegazioni lunedì. La mossa ha incontrato aspre critiche, persino dai sostenitori di Musk. Il nuovo CEO di Twitter ha dichiarato che non effettuerà altri cambiamenti di policy del social senza prima interpellare gli utenti.
Tutte queste notizie pesano sul titolo Tesla, con molti investitori a lungo termine sempre più stanchi delle pagliacciate di Musk.
Inoltre, il fatto che Musk abbia dovuto vendere circa 22 milioni di azioni Tesla la scorsa settimana per circa 3,6 miliardi di dollari per finanziare l’acquisizione di Twitter ha innescato un nuovo selloff del titolo EV. L’ultima vendita significa che Musk si è liberato di un totale di 94.202.321 azioni Tesla nel 2022 ad un prezzo medio di 243,46 dollari ad azione, pari a circa 22,93 miliardi di dollari. E questo mesi dopo aver annunciato che non ci sarebbero state “ulteriori vendite di TSLA” dopo il 28 aprile.
Malgrado le sue parole di aprile, il secondo uomo più ricco del mondo ha venduto azioni Tesla parecchie volte dopo aver comprato Twitter. Dopo l’acquisizione, Musk ha detto ai dipendenti di aver venduto le azioni Tesla per “salvare” i loro affari.
E intanto Tesla affronta un indebolimento della domanda di EV
All’inizio del mese, Tesla ha tagliato i prezzi delle auto negli Stati Uniti, offrendo uno sconto di 3.750 dollari per le Model 3 e le Model Y vendute a dicembre. La mossa è in linea con le notizie di una domanda più debole per nuovi EV nel mercato nazionale di Tesla, in quanto molti clienti aspettano ancora le detrazioni fiscali previste dall’Inflation Reduction Act.
Il governo darà ai clienti una detrazione da 7.500 dollari per le auto elettriche costruite usando materiali per le batterie provenienti dagli Stati Uniti. Gli sconti sono visibili sul sito ufficiale di Tesla.
Nonostante l’impennata dal debutto in borsa nel giugno 2010, Tesla sta registrando una domanda più debole in alcuni dei suoi principali mercati, compresi Stati Uniti, Cina, Regno Unito ed Australia. Ed è proprio là che le scorte della compagnia continuano ad aumentare, con sempre più navi che consegnano auto Tesla mentre andiamo verso il 2023.
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Shane Neagle è caporedattore di The Tokenist. Tramite la newsletter gratuita di The Tokenist, Five Minute Finance, potrete avere analisi settimanali dei principali trend di finanza e tecnologia.