Gli investitori sui titoli del Tesoro USA ultimamente viaggiano sulle montagne russe: i rendimenti schizzano nei timori per i tassi di interesse e poi crollano nei timori per la crescita.
Le dichiarazioni del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell su misure di inasprimento monetario più aggressive hanno fatto salire i rendimenti del titoli decennali del Tesoro USA a quasi il 3% venerdì, per poi crollare di oltre 9 punti base lunedì nei timori per i nuovi lockdown in Cina dovuti alla nuova ondata di COVID-19 nel paese. I rendimenti hanno raggiunto il 2,81% nel late trading.
La corsa agli investimenti rifugio ha fatto abbassare la curva. Il rendimento del titolo con scadenza a due anni è sceso di 10 punti base lunedì, per poi toccare il 2,615% nel late trading.
L’aumento dei prezzi dei titoli del Tesoro USA (i rendimenti si muovono in maniera inversa rispetto ai prezzi, hanno rispecchiato il brusco calo dell’azionario in corso dalla settimana precedente. L’azionario ha invertito la direzione negli ultimi scambi grazie al cosiddetto “bargain-hunting”, la caccia all’affare che si è innescata. A contribuire all’inversione anche l’acquisizione di Twitter (NYSE:TWTR) per 44 miliardi di dollari da parte di Elon Musk.
Intanto, gli abitanti di Pechino si sono riversati nei negozi a fare scorte nei timori di un imminente lockdown in stile Shanghai. Un rallentamento dell’attività in Cina peserebbe ulteriormente sull’economia mondiale già duramente colpita dalla guerra in Ucraina e dalle sue conseguenze.
Il rendimento dei titoli del Tesoro è ancora elevato e il trend è al rialzo. Dopo aver superato la soglia del 2% a marzo, il rendimento dei decennali sembra aver puntato il 3%.
Sulla scadenza decennale il tasso di inflazione di pareggio ha superato il 3% mentre gli investitori temono che la Fed non riesca a ridurre l’inflazione (o che non riesca neanche a provarci davvero).
Tuttavia, gli economisti della banca olandese ABN Amro si aspettano che il tasso decennale superi il 2,7% nel corso del 2022, sulla premessa che gli investitori abbiano sforato con le loro previsioni sugli aumenti dei tassi della banca centrale.
In breve, c’è molta incertezza su come andranno le cose.
I timori dei mercati dei bond europei
In Europa, la vittoria elettorale del Presidente francese Emmanuel Macron è stata ampiamente prevista dai mercati finanziari. Il rendimento dei decennali si è ridotto di 42 punti base venerdì.
Le elezioni parlamentari francesi di giugno complicano ulteriormente il quadro in quanto gli oppositori di Macron si concentrano sul volergli negare la maggioranza che gli permetterebbe di mandare avanti la sua agenda.
In tal caso potrebbe verificarsi una cosiddetta coabitazione con un governo ostile che limita i poteri del presidente.
Altri bond in Europa riflettono gli stessi timori del mercato dei Treasury. Il rendimento dei Bund tedeschi decennali è sceso sotto lo 0,83% per poi riattestarsi allo 0,85%, ben al di sotto dello 0,96% della chiusura di venerdì.
Il rendimento sui Gilt britannici decennali segue un andamento analogo. La scarsa liquidità del mercato dei Gilt potrebbe determinare il rinvio da parte della Bank of England della vendita di circa 850 miliardi di sterline di Gilt, mentre continua ad alzare il tasso e ha smesso di investire in bond.