👀 Occhio a queste occasioni: I titoli più sottovalutati da comprare adessoGuarda la lista

Torna la volatilità

Pubblicato 17.01.2024, 08:55
US500
-
ISP
-
BTC/USD
-


La differenza tra un sogno e un obiettivo è semplicemente una data” (Walt Disney)

Torna la volatilità. Con un rialzo di oltre il 6% l’indice Vix sull’indice S&P 500 è tornato sui massimi di novembre 2023. Il risultato di una serie di notizie che hanno condizionato anche il mercato obbligazionario. La seduta di Borsa di ieri è iniziata con la netta affermazione di Donald Trump nella prima tappa delle primarie GOP per la scelta del candidato alle presidenziali statunitensi. Un risultato che aumenta le probabilità di una sua investitura a sfidante del presidente uscente Joe Biden. Per gli operatori questa sfida offre molti elementi di incertezza che si sono ripercossi subito sul mercato obbligazionario: in forte aumento il rendimento del T-Bond a 10anni. Di riflesso si è mosso il BTP a 10 anni, sopra la soglia del 3,8%. Non si allentano neanche le tensioni nel Mar Rosso, con un nuovo attacco sferrato da Usa e UK contro i pirati Houthi. Non mancano inoltre forti segnali di recessione: il prezzo del gas naturale negli Usa è crollato di oltre il 12%, sui livelli dello scorso novembre, il future sul gas in Europa è tornato sotto i 29 euro, livello che non vedeva dallo scorso mese di luglio e infine l’EUA ovvero il future sui diritti di inquinamento ha toccato il nuovo minimo da 6 mesi. Si tratta di indicatori che fanno presumere una decisa flessione dell’attività industriale come dimostrano anche dai dati macro in uscita: ieri l’indice ZEW sul sentimento dell’economia tedesca a dicembre è stato peggiore delle attese. Oggi alle 14:30 sarà diffuso il market mover della settimana ovvero le vendite al dettaglio a dicembre in Usa. In mattinata alle 11:00 l’inflazione in Europa a dicembre. L’anno si dovrebbe chiudere con un +2,9%, non lontano dal target de 2% della Bce.

Davos al centro


Per tutta la settimana gli operatori terranno sotto osservazione il flusso di notizie in arrivo da Davos dove è cominciata ieri la conferenza annuale del World Economic Forum. Ieri sono intervenuti Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, e di Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, mentre oggi è atteso l’intervento di Christine Lagarde Presidente della Bce. Ricordiamo che nella prima giornata di lavori Robert Holzmann, presidente della banca centrale austriaca e membro del consiglio della Bce, ha parlato della possibilità di un rinvio dei tagli dei tassi al prossimo anno: “Non riesco a immaginare che parleremo ancora di tagli, tutto ciò che abbiamo visto nelle ultime settimane punta nella direzione opposta, quindi potrei addirittura non prevedere alcun taglio quest'anno”. Il riferimento di Holzmann è a quanto sta accadendo nel Mar Rosso, dove la rotta commerciale di Suez è ancora insicura. A Davos era presente anche Carlo Messina, CEO di Intesa (BIT:ISP) Sanpaolo che ha anche ribadito la sua fiducia nei confronti dell'economia italiana, rilanciando comunque l'idea di un piano nazionale per ridurre il debito pubblico, considerata l'unica criticità del nostro Paese. «Sono convinto – ha dichiarato in una intervista a Class CNBC - che l'economia, prima di tutto in Italia, sia in una condizione positiva, cioè una condizione in cui quella reale sta crescendo. Le famiglie mantengono moltissimi risparmi e le imprese hanno un ottimo grado di diversificazione e una leva finanziaria relativamente bassa; molti depositi presso le banche. Quindi una situazione secondo me positiva».

Bitcoin: finita la luna di miele con l’EFT?


A una settimana dall’approvazione da parte della SEC statunitense del primo ETF Spot su Bitcoin la criptovaluta ha perso oltre il 6% del proprio valore. Fine dell’entusiasmo o ci sono altre ragioni? Secondo un’analisi del Wall Street Journal gli exchange traded funds rischiano di esacerbare la cattiva performance della criptovaluta in caso di crisi, portando ancora più speculatori su quello che è già per sua natura un asset speculativo. Inoltre, essendo gli ETF lanciati in un momento di popolarità, potrebbero ripetere l'errore di molti fondi tematici del passato, acquistandoli in un momento di picco. Secondo la nota testata giornalistica statunitense quando un numero maggiore di persone viene coinvolto nella scommessa, il prezzo può salire. In caso di panico, però, questo si ripercuote negativamente, perché gli speculatori chiudono le loro scommesse e il prezzo crolla. L'altro grande problema messo in evidenza dall’analisi è la tempistica del debutto degli ETF. In genere i fondi tematici vengono lanciati solo dopo che gli investitori hanno già investito fortemente negli asset sottostanti. È stato così dai fondi internet della fine degli anni '90 ai fondi green, cannabis, spaziali e alle Spac del 2021. Anche per la criptovaluta vale quindi il vecchio detto di Borsa: si compra sulle voci e si vende sulle notizie. Ricordiamo che gli ETF non sono disponibili in Italia.

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.