Per il momento, il mercato è libero dalla morsa della Fed. Ecco tre titoli “strong buy” per approfittare del raffreddamento dell’inflazione.
Il panorama macro ha visto un cambio positivo. L’indice sui prezzi al consumo (IPC) è rimasto invariato ad ottobre ad un tasso annuo del 3,2%. Soprattutto, l’IPC core, che esclude i costi volatili di alimentari ed energetici, ha battuto le previsioni del 4,1% al 4%.
Su base mensile, l’IPC core ha anche battuto la stima dello 0,3% con +0,2%, il rialzo più basso dal settembre 2021. Il costo di auto usate, benzina, utenze del gas e combustibile è stato il maggiore responsabile del rallentamento dell’inflazione, mentre i costi di trasporto e delle abitazioni sono rimasti elevati, rispettivamente al 9,2% e al 6,7%.
La Federal Reserve è più incline a mantenere il tasso di prestito del 5,25% andando verso l’obiettivo di inflazione del 2%. Al contempo, sia i titoli che i mercati dei bond hanno reagito positivamente. Il Dow Jones Industrial Average è salito di 300 punti, mentre il rendimento dei titoli del Tesoro decennali è sceso sotto il 4,50% dal 4,64%.
Quali titoli beneficiano del raffreddamento dell’inflazione?
I rendimenti dei Treasury più bassi indicano un calo delle aspettative sugli aumenti dei tassi futuri. La domanda è: che tipo di titoli beneficiano del raffreddamento dell’inflazione? Il settore tech è particolarmente vulnerabile agli aumenti dei tassi futuri, in quanto si basa su capitale economico per la crescita, anche se le compagnie hanno flussi di cassa forti.
Dopotutto, gli investitori hanno premuto il tasso del selloff il più delle volte, preferendo passare ad asset avversi al rischio come i bond o i beni di prima necessità. Il calo della pressione inflazionistica ha messo anche i titoli dei beni di consumo discrezionali sul tavolo degli investimenti.
Chipotle Mexican Grill
Negli ultimi due anni, la popolare catena di fast-food ha aumentato i prezzi dei menù quattro volte. Nel mese di ottobre c’è stato il primo aumento dall’agosto 2022 per compensare inflazione e aumento degli stipendi. Tuttavia, Chipotle Mexican Grill Inc (NYSE:CMG) è riuscito a mantenere una crescita a due cifre.
Nell’ultimo report del Q3 2023, Chipotle ha nuovamente battuto le stime sui ricavi, con una crescita annua dell’11,3% a 2,5 miliardi di dollari. Rispetto agli EPS di 10,55 dollari per azione (non-GAAP) attesi, la catena ha riportato 11,36 dollari. Si tratta del 19% in più rispetto ad un anno fa.
E la compagnia ha anche aperto 62 nuovi ristoranti, mentre il settore tech ha visto dei licenziamenti. Questo è stato seguito da una crescita YoY del 4% delle transazioni. Sull’anno in corso, il titolo CMG segna +58%, con un rialzo del 22% nell’ultimo mese.
In base alle opinioni di 30 analisti raccolte da Nasdaq, le azioni di CMG sono “strong buy”. Il prezzo obiettivo medio di CMG è di 2173,88 dollari, contro gli attuali 2172,12 dollari. La stima alta è di 2525 dollari, mentre quella bassa è di 1885 dollari per azione.
Adobe Inc.
Molte compagnie tech si sono tuffate nel mondo dell’IA, ma poche hanno presentato prodotti validi basati sull’IA. Ben prima dell’IA, Adobe Systems Incorporated (NASDAQ:ADBE) monopolizzava il mercato dei software multimediali e creativi grazie ai suoi prodotti di punta: Photoshop, Illustrator, After Effects e InDesign.
Il business model fondamentale di Adobe si basa su abbonamenti stabili e ricorrenti, da quando la compagnia è passata al cloud computing nel 2013. Adobe Sense AI è ora parte integrante della suite software della compagnia, automatizzando operazioni ripetitive e mandando in corto circuito la curva di apprendimento.
Nel Q3 2023, Adobe ha riportato un fatturato record di 4,89 miliardi di dollari, con un aumento del 10,3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno prima. Allo stesso modo, il colosso dei software ha battuto le stime trimestrali di EPS di 3,98 dollari di 0,11 dollari. Il margine di profitto di Adobe continua a salire, e ora è pari al 28,69%.
Sull’anno in corso, il titolo segna un’impennata dell’80%. In base alle opinioni di 30 analisti raccolte da Nasdaq, ADBE è “strong buy”. Il prezzo obiettivo medio di ADBE è di 612,17 dollari, contro gli attuali 603,50 dollari. La stima alta è di 670 dollari, mentre quella bassa è di 441 dollari per azione.
Autozone
L’indice Manheim Used Vehicle Value ha rivelato un calo mensile del 2,3% ad ottobre, il primo in tre mesi. Allo stesso modo, l’ultimo report sull’IPC mostra una riduzione annua del 7,1% nei prezzi delle auto usate, con un ribasso mensile dello 0,8%. Entrambi i dati sono un bene per il business model core di AutoZone Inc (NYSE:AZO).
La compagnia basa le sue operazioni sul modello fai-da-te, offrendo accessori, ricambi e parti per la manutenzione in 6.400 punti vendita negli Stati Uniti. A settembre, il report sul Q4 di Autozone ha mostrato 5,7 miliardi di dollari di vendite nette, un aumento del 6,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno prima.
Inoltre, Autozone ha aumentato il profitto lordo, pari al 52,7% delle vendite, di 118 punti rispetto all’anno scorso. Oltre ad aumentare il profitto operativo del 10,8% a 1,2 miliardi di dollari, Autozone ha battuto la stima Zacks di 44,51 dollari a 46,46 dollari per azione. Particolarmente importante per i potenziali azionisti di Autozone è il generoso programma di riacquisto azioni, avendo riacquistato 403.000 azioni AZO nel Q4 ad un prezzo medio di 2.502 dollari.
In base alle opinioni di 21 analisti raccolte da Nasdaq, AZO è “strong buy”. Il prezzo obiettivo medio di AZO è di 2827,08 dollari, contro gli attuali 2723,40 dollari. La stima alta è di 3040 dollari, mentre quella bassa è di 2560 dollari per azione.
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente su The Tokenist. Consultate la newsletter gratuita di The Tokenist, Five Minute Finance, per un’analisi settimanale dei principali trend in campo finanziario e tecnologico.
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