È difficile ricordare un’acquisizione che abbia ricevuto più attenzione dell’acquisto di Twitter (NYSE:TWTR) da parte dell’amministratore delegato di Tesla Elon Musk. Forse non ce n’è.
Il mercato azionario, intanto, sta dicendo senza mezzi termini di essere scettico che l’accordo andrà in porto.
Le probabilità che l’accordo vada in porto
Usando un modello semplificato, gli investitori possono calcolare qual è la probabilità che il mercato assegna al completamento dell’acquisizione. Vediamo.
Ammettiamo che la società ABC sia scambiata a 70 dollari quando un’altra società annuncia che la acquisirà per 100 dollari ad azione in denaro. In questo caso, il titolo ABC quasi sempre non schizzerà direttamente a 100 dollari, perché ci sono dei rischi.
Quasi in ogni caso, il rischio maggiore è che l’accordo non vada in porto. Il consiglio di amministrazione potrebbe respingerlo; molti, in effetti, credevano che il board di Twitter non avrebbe accettato l’offerta di Musk, anche se poi l’ha fatto. Anche se il board accettasse, in alcuni casi, gli azionisti possono votare contro.
Torniamo al nostro esempio: ammettiamo che sull’offerta di 100 dollari, ABC salga a 95 dollari. A questo prezzo, possiamo calcolare le probabilità che il mercato assegna alla conclusione dell’accordo.
Il completamento valuterebbe ABC, al momento, a 100 dollari. Se l’accordo saltasse, possiamo ipotizzare che ABC scenderebbe al suo prezzo iniziale di 70 dollari. Non è esattamente così, come vedremo, ma nel caso del nostro esempio è la stima più precisa.
Le probabilità equivalgono alla differenza tra il prezzo originale e il prezzo attuale (nel nostro caso, 95 dollari - 70 dollari, o 25 dollari), diviso la differenza tra il prezzo originale e il compenso offerto (100 dollari - 70 dollari, ossia 30 dollari). In questo esempio, ABC a 95 dollari mette in conto una probabilità di circa l’83,3% (25/30 dollari) che l’accordo sia finalizzato.
Il prezzo di 54,20 dollari è garantito?
Il modello semplicistico può dare un’idea per capire le probabilità di successo dell’accordo Twitter, ma si tratta solo di un’idea. La realtà presenta numerose variabili.
Cominciamo col rialzo. Musk offre 54,20 dollari ad azione per la società in denaro. Ma c’è un problema. Nel weekend, Musk ha twittato che l’accordo è “temporaneamente sospeso” in attesa dei dati sugli account fake sul sito.
La notizia ha fatto sorgere il dubbio che Musk stia temporeggiando per rinegoziare ad un prezzo più basso. Queste speculazioni hanno preso forza ieri quando il miliardario ha detto che un’offerta più bassa “non si esclude”.
Quindi un investitore non può considerare certo un rialzo a 54,20 dollari. È possibile che Musk possa offrire anche meno, minacciando di tirarsi indietro se il board di Twitter dovesse dire di no.
Legalmente, Musk non può tirarsi indietro. L’ipotesi che possa pagare la penale da 1 miliardo di dollari e tirarsi indietro non è valida. Musk ha accettato di comprare la società a meno che non ci sia un cosiddetto “effetto materiale avverso”. Non è successo. In teoria, Twitter potrebbe fare causa a Musk per costringerlo a chiudere l’accordo.
Ma, nel concreto, il board potrebbe non avere il fegato di affrontare il conflitto che potrebbe poi ripercuotersi sull’attività. E quindi non è da escludere che Musk possa offrire, diciamo, 44,20 dollari, e che Twitter accetti.
Il rischio di ribasso
C’è un altro motivo per cui il board potrebbe accettare un prezzo più basso. Senza una vendita, il titolo Twitter scenderà ancora di più.
In base al nostro modello semplificato, le probabilità suggerirebbero che il titolo TWTR, senza Musk, crolli al prezzo pre-offerta. Ma TWTR ha chiuso a 45,85 dollari il 13 aprile. Il titolo si trova al di sotto della chiusura di 39,31 dollari del 1° aprile, prima che Musk annunciasse la sua partecipazione, notizia che l’aveva fatto schizzare del 27%.
Se Musk se ne andasse, Twitter otterrebbe un miliardo di dollari, ma sarebbe appena un dollaro ad azione al netto delle tasse. E non c’è modo che il mercato valuti Twitter post-offerta quanto faceva pre-offerta.
Sembra probabile che, in un mondo in cui Musk non avesse avuto una partecipazione e non avesse fatto un’offerta, il titolo TWTR sarebbe stato scambiato sotto i 30 dollari. La sua traiettoria probabilmente sarebbe simile a quella di altri titoli tech, come Snap (NYSE:SNAP). Considerati i sell-off del settore, un sell-off del 25-30% di TWTR dalla sua chiusura di 39 dollari prima dell’annuncio di Musk non sarebbe stata una sorpresa. Twitter avrebbe avuto un valore nel range di 27-29 dollari.
Capire le probabilità
Le stime sui rialzi e sui ribassi sono solo questo: stime. Ma il mercato sta mettendo in conto una probabilità ragionevolmente bassa che l’accordo venga concluso.
Ammettendo che Musk non rinegozi e che TWTR scenda a 28 dollari se l’accordo saltasse, le probabilità implicite qui, con TWTR a 38 dollari, sono del 38%. Poniamo il rialzo a 49,20 dollari (probabilità del 50% che Musk paghi 54,20 dollari, e probabilità del 50% che paghi 44,20 dollari) e il ribasso a 28 dollari, siamo comunque sotto il 50%.
Gli investitori possono basarsi su questo modello a seconda di quanto credono alla probabilità di un’offerta più bassa ed al potenziale prezzo delle azioni di Twitter da solo.
Ma ci si dovrebbe spingere troppo in là per affermare che il mercato sta mettendo in conto una probabilità superiore al 50% di un’acquisizione da parte di Musk. In base a questa ipotesi dovremmo presumere che Musk quasi certamente abbassi la sua offerta sotto i 45 dollari, o che il titolo Twitter da solo possa valere 25 dollari o meno.
Nessuna delle due idee è ridicola. Ma, anche nel caso di un’ipotesi aggressiva (un’offerta rivista a 42 dollari ed un ribasso a 24 dollari, ad esempio), le probabilità che l’accordo vada in porto sono di circa il 75%.
Tutto sommato, il mercato sta mettendo in conto un forte scetticismo nei confronti di questo accordo. Gli investitori che credono che Musk alla fine andrà fino in fondo dovrebbero considerare Twitter a 38 dollari, ma ricordare anche che possedere il titolo, a questo punto, è un trade contrario.
Al momento della scrittura, Vince Martin non ha posizioni su nessuno dei nomi menzionati.
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