Come investire sulle azioni di Tesla (NASDAQ:TSLA) con un ampio margine di protezione? Un’interessante opzione in quest’ottica è offerta dal certificato ISIN CH1282090740. Il prodotto ha infatti per sottostante unico le azioni della casa automobilistica americana.
La sua particolarità? Una barriera ampia, posizionata al 50% dei prezzi di osservazione iniziale, a fronte di ricche cedole mensili condizionate dell’1,25% lordo, per un rendimento che può quindi arrivare al 15%. Pertanto, è possibile ottenere un rendimento positivo anche in caso di discese da parte delle azioni di Tesla, a patto che a scadenza il titolo non abbia perso il 50% o più dai prezzi di osservazione iniziale.
Si tratta di un certificato di investimento emesso da EFG International, solida banca svizzera con rating A per Fitch e A3 per Moody’s, che ha strutturato il certificato grazie all’infrastruttura tecnologica di Leonteq, per poi quotarlo su Borsa Italiana.
Da notare come il certificato sia softcallable. L’opzione del richiamo anticipato è lasciata alla discrezione dell’emittente, che la può attivare a partire dal quarto mese di vita del prodotto. Nel caso in cui il certificato venisse richiamato anticipatamente, l’investitore incasserebbe tutte le cedole dovute fino a quel momento ed il rimborso del valore nominale.
Come funziona il certificato per investire su Tesla
Vediamo ora il funzionamento del certificato su Tesla. Questo prodotto permette a chi lo acquista di ricevere premi mensili condizionati dell’1,25%, pari a 12,50 euro per certificato, visto che il valore nominale di questi certificates è pari a mille euro.
Operativamente il prezzo di osservazione iniziale è risultato pari a 244,12 dollari. La barriera cedolare, in questo caso equivalente alla barriera capitale, è posizionata a 122,06 dollari (pari al 50% del prezzo di strike). In ciascuna finestra cedolare mensile si incassano cedole pari all’1,25% a patto che le azioni di Tesla non abbiano perso il 50% o più dai prezzi iniziali.
Da notare come nel certificato sia presente anche l’effetto memoria delle cedole. Se le azioni di tesla si trovassero sotto la barriera cedolare in una o più finestre di osservazione, i premi non pagati non sarebbero definitivamente persi. Verrebbero infatti portati a memoria, con possibilità di essere incassati – anche cumulativamente se più di uno – in una successiva finestra cedolare. Di fatto l’effetto memoria protegge quindi l’investitore da eventuali temporanei scivoloni del titolo. Nel caso in cui questi siano riassorbiti ed il sottostante torni sopra barriera in una successiva finestra cedolare (ossia le azioni di Tesla tornino sopra 122,06 dollari) sarebbero pagati tutti i premi precedentemente portati a memoria in aggiunta a quello del periodo. Un notevole plus, soprattutto per un titolo volatile come Tesla.
Scenari alla scadenza
A partire dal quarto mese di vita del certificato è presente la softcallability. Il certificato può quindi essere richiamato discrezionalmente dall’emittente, che verosimilmente si muoverà in base all’andamento del sottostante e ai tassi di interesse di mercato. Se il certificato viene richiamato, all’investitore spetta il rimborso dell’intero valore nominale (1.000 euro per ogni certificato) ed il pagamento di tutte le cedole dovute fino a quel momento, con effetto memoria.
Nel caso in cui il certificato arrivi alla sua naturale scadenza, fissata per il 22 settembre 2025, sono possibili due scenari. Se le azioni di Tesla si troveranno su un valore superiore al 50% dei prezzi di osservazione iniziale, l’investitore riceverà il rimborso del valore nominale ed il pagamento di tutte le cedole, con effetto memoria. Nel caso in cui le azioni di Tesla si trovassero su valori pari a 122,06 dollari o inferiori, il certificato rimborserebbe una performance simile a quella che si sarebbe ottenuta acquistando il titolo Tesla al prezzo di strike e otterrebbe il valore nominale di 1000 Euro ridotto dell’1% per ogni punto percentuale di performance negativa del sottostante. Si otterrebbe quindi un profitto anche in caso di ribassi del 20-30-40%, a patto che questi non arrivino al 50%. L’investitore parteciperebbe alle perdite soltanto se pari o superiori al 50% dai prezzi di osservazione iniziale.
Le azioni di Tesla
Nelle ultime settimane le azioni di Tesla sono scese, anche in seguito ai numeri di bilancio, inferiori alle attese. Ciò ha consentito a EFG di fissare uno strike a 244,12 dollari, su valori già decisamente inferiori rispetto ai 299 dollari raggiunti durante il mese di luglio. Al momento l’area 200 dollari ha fornito un valido supporto, con le quotazioni che sono nuovamente rimbalzate, stabilizzandosi in area 220 dollari.
Tesla naviga quindi alcuni punti sotto lo strike, fattore che fa sì che il certificato si acquisti in area 990 euro. La barriera dista ancora circa 45 punti percentuali ed è posizionata su valori prossimi ai minimi di gennaio 2023, ossia prima che i mercati iniziassero a prezzare una politica monetaria maggiormente espansiva per i prossimi mesi e prima del recupero del settore tecnologico Usa, uno dei temi chiave dell’intero 2023. Al momento la capitalizzazione di mercato del titolo è nell’ordine dei 700 miliardi di dollari.
Rischio di cambio coperto
Tesla è negoziata a Wall Street ed è quindi prezzata in dollari. Il certificato, però, è denominato in euro. L’investitore non è quindi soggetto al rischio di cambio, grazie alla presenza dell’opzione quanto. Anche le cedole, quando dovute, sono pagate in euro.
Il certificato è già acquistabile sull’EuroTLX Exchange di Borsa Italiana. La liquidità è garantita dall’emittente, che si pone in book con un numero significativo di proposte in acquisto e vendita.
Per visionare l’intera gamma di certificates di Leonteq è possibile consultare il sito dell’emittente, dove sono presenti le quotazioni aggiornate e tutte le informazioni relative ai vari prodotti. Ulteriori informazioni su Leonteq, come la recensione e la scheda dell’emittente, sono disponibili sul sito di Dove Investire (doveinvestire.com)