La bond ladder strategy, o strategia scalare obbligazionaria, presuppone che il capitale destinato alla singola tipologia di obbligazione, ad esempio il BTP, venga frazionato e spalmato su più scadenze temporali.
Alla base di tale approccio c'è quindi una diversificazione temporale e di maturity, per certi sensi si può notare una similitudine con il classico Pac.
Con il ladder il capitale da investire viene suddiviso in parti uguali, dopodiché ogni singola frazione viene destinata all' acquisto di un bond con differente scadenza
Si tratta di una strategia che implica una duration tendenzialmente contenuta, dunque bassa volatilità e rischio.
Tale approccio è altresì efficiente nel preservare il capitale negli scenari di sofferenza per il reddito fisso (rialzo dei tassi d' interesse); ma non è tutto, il ladder è utile anche per coloro che non hanno una visione chiara in merito alla dinamica futura dei tassi e/o non vogliono spingersi a fare previsioni in merito.
Si può riassumere il ladder in una strategia semplice, la quale produce rendimenti in linea con il rendimento medio di mercato, lavorando in modo equilibrato, nel senso che non sbilancia il portafoglio su un unico tasso e neanche su un' unica scadenza.
A fronte di ciò, ci sono anche delle linee guida da seguire per chi volesse valutare questo approccio, ossia che esso va implementato solo quando la curva dei rendimenti è inclinata positivamente, è pertanto da evitare in presenza di curva piatta o inclinata negativamente.
Alcuni vantaggi della strategia scalare sono dati dal fatto che essa prevede una bassa incidenza commissionale e assorbe poco tempo per l' implementazione e la gestione.
Ma ancora, occorre dire che eseguendo un approccio del genere c'è un ulteriore vantaggio potenziale, anche dal punto di vista emotivo, ossia esiste la possibilità di avere ogni anno capitale fresco che ci rientra, frutto dei rimborsi dei titoli giunti a scadenza.
A conferma della versatilità del ladder, va detto che si tratta di una strategia storicamente in voga tra gli istituzionali, ma che può essere impiegata oltre che dagli investitori sofisticati anche dai meno esperti.
Ma vediamo sul lato pratico come funziona tale approccio: supponiamo di avere 100.000 € che vogliamo allocare in BTP, con il ladder non andremo su un' unica emissione, con un unico tasso e unica scadenza, ma frazioneremo il nostro capitale in 10 parti da 10.000 € ciascuna, dedicando ogni porzione ad una scadenza diversa. Avremo così un portafoglio di differenti emissioni, con maturity e flussi cedolari anch'essi differenti.
Ecco l' esempio più classico:
fatto 100.000 € il nostro capitale
10.000 € su BTP scadenza 2023
10.000 € su BTP scadenza 2024
10.000 € su BTP scadenza 2025
10.000 € su BTP scadenza 2026
10.000 € su BTP scadenza 2027
10.000 € su BTP scadenza 2028
10.000 € su BTP scadenza 2029
10.000 € su BTP scadenza 2030
10.000 € su BTP scadenza 2031
10.000 € su BTP scadenza 2032
Tuttavia siamo in presenza di un approccio molto flessibile, che si presta pertanto ad essere personalizzato a proprio piacimento: possiamo fare 5 acquisti piuttosto che 10 (ad esempio diversificando il capitale su scadenze ad intervalli di 2 anni piuttosto che di 1), ma soprattutto si può adattare il ladder a quella che è la nostra aspettativa in merito alla dinamica dei tassi: in altre parole, in un contesto di aumento dei tassi andremo a privilegiare le scadenze più brevi, mentre in una fase di diminuzione dei tassi premeremo l' acceleratore sulle scadenze più lunghe. Si parlerà in tal caso di strategia scalare a gestione attiva.
ESEMPIO DI LADDER IMPLEMENTABILE IN UN CONTESTO DI TASSI AL RIALZO
10.000 € su BTP SCADENZA 2023
9.000 € SU BTP 2024
8.000 € SU BTP 2025
7.000 € SU BTP 2026
6.000 € SU BTP 2027
5.000 € SU BTP 2028
4.000 € SU BTP 2029
3.000 € SU BTP 2030
2.000 € SU BTP 2031
1.000 € SU BTP 2032
Man mano che i bond giungono a scadenza si può sia ritirare il capitale e spenderlo per vivere (immaginiamo di aver selezionato scadenze congrue con l' effettivo bisogno di avere il capitale disponibile), sia continuare ad alimentare la strategia posizionandosi sulle scadenze via via più lontane e alle nuove condizioni di mercato (che in contesti di tassi in salita equivale a farlo a rendimenti maggiori).
In quanto alle cedole erogate dai titoli in portafoglio, se esse non servono per le spese quotidiane, si possono mettere a lavorare per massimizzare i nostri rendimenti futuri, attingendo ad esse per montare un Pac (o continuare ad alimentare uno già esistente) sul mercato azionario ad esempio, una buona soluzione per intercettare i rendimenti dell' equity sul lungo termine senza rischiare il capitale.
A scopo di completezza cerco di dare qualche altro suggerimento: nella costruzione del ladder privilegiare titoli ad alto rating (titoli di Stato o corporate), ciò allo scopo di tenere sotto controllo il rischio; evitare anche bond che incorporano al loro interno opzioni call, ossia di rimborso anticipato, in quanto rischiano di rovinare l' architettura del ladder.
Fino ad ora abbiamo parlato di strategia scalare riferita alle obbligazioni singole, ma si può in alternativa montare un ladder con fondi/Etf invece che con singoli bonds?
Sul mercato Usa la risposta è si, dal momento che ci sono ad esempio determinati Etf a scadenza predefinita (come fossero obbligazioni), che sono adatti a tale scopo e permettono a fronte di un costo spesso trascurabile, di diversificare maggiormente un capitale anche esiguo, e non solo su titoli governativi, ma anche su tipologie obbligazionarie alternative quali i corporate bond, i municipals, gli high yield e gli emerging bonds.
Questi strumenti sono certamente una soluzione in più per l'investitore, pertanto confidiamo che arrivino presto anche sul mercato italiano.