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Il dollaro continua a scendere in vista del primo dibattito presidenziale

Pubblicato 30.09.2020, 09:46

Rassegna giornaliera sul mercato forex, 29 settembre 2020

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

Gli investitori hanno spinto giù il dollaro USA in vista del primo dibattito presidenziale tra il Presidente Trump e l’ex vice Presidente Joe Biden. Il contemporaneo selloff dei titoli azionari, dei rendimenti dei buoni del Tesoro e della valuta ci fa capire che gli investitori sono preoccupati che i dibattiti possano polarizzare ancora di più gli elettori e causare maggiore incertezza. Sebbene i dibattiti raramente facciano vincere le elezioni, possono essere dei punti di svolta importanti per aumentare o diminuire lo slancio. La famosa replica del Presidente Obama nel suo ultimo dibattito ha decretato la vittoria contro Mitt Romney, mentre Hillary Clinton non è riuscita a sconfiggere Donald Trump dal momento che non era stata abbastanza aggressiva nel 2016. Come fa notare il nostro collega Boris Schlossberg, “Considerata la propensione di entrambi a strafalcioni, citazioni sbagliate e gaffe, tutti si chiedono come andrà il dibattito”.

 

Prima del dibattito, le valute con la performance migliore sono il dollaro australiano e quello neozelandese, il che non sorprende visto che entrambi i paesi sono riusciti con successo a controllare la seconda ondata del virus e stanno allentando le restrizioni. Al contrario, il dollaro canadese è andato in selloff contro il biglietto verde dopo che il Quebec ha aumentato le restrizioni in 3 delle più grandi regioni, comprese Montreal e Quebec City. Queste nuove misure dureranno per 28 giorni e vietano le visite a parenti e amici, prevedono la chiusura di biblioteche, musei, cinema, bar, casinò e ristoranti (permesso solo l’asporto), con una distanza interpersonale minima di 2 metri. Si tratta di misure piuttosto severe per una regione che ha riportato solo 750 nuovi casi (la Spagna ne ha registrati 12 mila), ma rispecchiano l’impegno del governo per contrastare la seconda ondata. 

In salita anche euro e sterlina, con la moneta unica in testa. Malgrado la recente impennata dei casi di virus, la fiducia nella zona euro non è peggiorata concretamente nel mese di settembre. Il sentimento economico, in realtà, è migliorato, mentre il sentimento industriale si è lievemente indebolito. L’inflazione, invece, è scesa più del previsto in Germania, prospettando debolezza per il report di domani sull’intera zona euro. L’inflazione bassa è un grosso problema per la banca centrale ed è uno dei principali motivi per cui la BCE potrebbe considerare ulteriori allentamenti. Nel Regno Unito, intanto, le approvazioni di mutui sono aumentate, ma i riflettori restano puntati sulla Brexit. L’ultimo round di trattative è cominciato ed Unione Europea e Regno Unito appaiono divisi su molte questioni. In base alle ultime notizie, Bruxelles avrebbe respinto le nuove proposte britanniche sulle sovvenzioni statali. Sebbene nelle prossime 24 ore sia prevista la pubblicazione dei dati sugli indici PMI cinesi e delle revisioni del PIL del secondo trimestre di Regno Unito ed USA, la notizia più seguita domani sarà l’esito del dibattito di stasera tra Trump e Biden.

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