Gli investitori dei titoli del Tesoro sono stati bombardati da una raffica di notizie preoccupanti negli ultimi giorni, ma i rendimenti sono schizzati ieri, sulla scia dell’aumento dell’ottimismo per la notizia che il Presidente Donald Trump avrebbe lasciato l’ospedale ieri sera per continuare le cure per il COVID-19 alla Casa Bianca.
La notizia del contagio del presidente aveva spinto giù i rendimenti venerdì, ma sono poi saliti alla fine della giornata quando la Presidente della Camera Nancy Pelosi ha affermato che la malattia di Trump “cambia le dinamiche” nei tentativi di raggiungere un compromesso sui nuovi stimoli fiscali.
Le speranze di vedere un accordo sullo stimolo prima delle elezioni sono aumentate ulteriormente ieri. Pelosi e il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin hanno proseguito i loro negoziati al telefono ed il capo dello staff della Casa Bianca Mark Meadows ha dichiarato che il presidente non vede l’ora di arrivare ad un accordo.
Speranze di uno stimolo e segnali di ripresa economica spingono i rendimenti
La prospettiva di maggiori prestiti da parte del governo, spingendo giù i prezzi e facendo salire i rendimenti, ha incoraggiato i rendimenti dei Buoni del Tesoro. I rendimenti si muovono in modo inverso rispetto ai prezzi dei bond.
Un indice chiave per il settore dei servizi, l’indice non manifatturiero dell’Institute of Supply Management, è salito a 57,8 ad agosto da 56,9, un segnale economico positivo.
Il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni è salito allo 0,772% ieri sera, dallo 0,694% della chiusura di venerdì. I prezzi in calo sono inoltre un segnale del fatto che gli investitori sono intenzionati a correre più rischi.
Grafico settimanale UST a 30 anni
Il rendimento dei Buoni del Tesoro a 30 anni è salito di quasi 10 punti base ieri all’1,577%, dall’1,48% della chiusura di venerdì.
Grafico settimanale spread UST 10:30 anni sui 12 mesi precedenti (TTM)
Lo spread tra i bond a 10 e a 30 anni è salito leggermente da una settimana fa, passando da 76 a 78 punti base.
Il report mensile sull’occupazione del Dipartimento per il Lavoro USA, l’ultimo prima delle elezioni presidenziali del 3 novembre, ha mostrato che l’occupazione è aumentata di 661.000 posti di lavoro, meno degli 800.000 previsti dagli economisti. Tuttavia, il tasso di disoccupazione è sceso sotto l’8% per la prima volta da febbraio, attestandosi al 7,9%.
Si prospetta maggiore volatilità, in quanto le strategie di campagna elettorale per le ultime quattro settimane sono state stravolte dall’ondata di contagi da COVID che ha colpito Casa Bianca e Congresso. È tutto in sospeso: dagli altri due dibattiti tra Trump e lo sfidante Democratico Joe Biden, alla frettolosa conferma del giudice Amy Coney Barrett alla Corte Suprema.
Il dibattito vice-presidenziale in agenda per domani ha assunto particolare importanza visto il possibile impedimento del presidente. Entrambi i candidati alla carica di presidente sono sulla settantina, con tutta la vulnerabilità che ciò comporta per il contagio da coronavirus.
In effetti, quasi tutto aumenta di importanza in un anno in cui abbiamo assistito a così tanti colpi di scena, in una situazione senza precedenti. La Federal Reserve USA pubblicherà i verbali del vertice di settembre domani e potrebbe fornire dettagli circa le previsioni dei policymaker sull’economia e sull’eventualità che intendano o meno aumentare l’accomodamento monetario dopo aver annunciato la nuova flessibilità sull’inflazione.
La notizia del contagio di Trump ha alimentato l’appeal dei bond governativi europei, soprattutto quelli italiani. I bond italiani hanno un rendimento positivo, al contrario di quelli tedeschi, gli acquisti di bond da parte della Banca Centrale Europea supportano i prezzi e la promessa di finanziamenti UE nel programma di ripresa di emergenza incoraggia le prospettive economiche.
Il rendimento dei bond italiani a 10 anni è sceso sotto lo 0,8% venerdì, chiudendo allo 0,787%, nella prima reazione alla notizia dagli Stati Uniti. Ieri è tornato sopra quella soglia, chiudendo allo 0,82%. Anche il rendimento dei bond tedeschi a 10 anni si è ripreso, passando a -0,503% da -0,532%.