Ricevi uno sconto del 40%
🚨 Mercati volatili? Trovare le gemme nascoste per ottenere una seria sovraperformance
Trova subito azioni

Utili del 3° trim.: rallenta lo slancio dei tech, bene distributori e petroliferi

Pubblicato 19.11.2018, 14:00

Una delle stagioni degli utili più volatili degli ultimi anni sta volgendo al termine. E questa è la buona notizia.

La cattiva è che i risultati hanno confuso le prospettive dei mercati anziché fornire agli investitori un po’ di chiarezza sul futuro. Pensiamo, ad esempio, ai colossi del tech, le compagnie che sono state le prime responsabili dell’impennata senza precedenti dell’ultimo decennio. La maggior parte di queste aziende stanno chiaramente subendo un rallentamento e non sono riuscite a generare entusiasmo, proprio in un periodo in cui i mercati ne hanno un disperato bisogno.

I principali motori della crescita economica (Facebook (NASDAQ:FB), Alphabet (NASDAQ:GOOGL) ed Amazon (NASDAQ:AMZN)) hanno riportato utili con esiti contrastanti. Quello che gli investitori hanno potuto ricavare da questi dati non è stato altro che promesse per il futuro, con niente di concreto, mentre le compagnie modificano i loro business model per far fronte alle nuove realtà del mercato, dove impedire le violazioni della privacy o la manipolazione politica è diventato una priorità su tutto il resto.

Amazon, il più grande distributore online, ha riportato il secondo trimestre consecutivo di vendite che hanno deluso le aspettative, mentre le vendite del terzo trimestre di Alphabet sono state inferiori alle attese, con la crescita dei ricavi dai principali siti di Google, compresi il motore di ricerca e YouTube, che è stata più lenta rispetto al periodo precedente.

AAPL Weekly

Una delle delusioni più grandi nel mondo del tech è stata quella della compagnia con più valore al mondo per capitalizzazione di mercato: Apple (NASDAQ:AAPL). Dopo che il produttore di smartphone e dispositivi multimediali ha pubblicato gli utili il 1° novembre, per poi annunciare durante la call che non riporterà più i dati sulle vendite di iPhone, il titolo ha subìto un tonfo, perdendo il 7% immediatamente dopo.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Nelle due settimane successive il titolo è crollato di oltre il 16%, raggiungendo il minimo da fine giugno. Il selloff è accelerato quando una serie di fornitori di Apple ha tagliato le previsioni sulla domanda, pesando sulle prospettive per la domanda di iPhone, il fiore all’occhiello della compagnia, proprio durante il periodo delle feste natalizie.

Un macro-ambiente in peggioramento

Sebbene le sorprese negative sugli utili abbiano indubbiamente contribuito al selloff di questi grossi nomi del tech, è difficile ignorare il peggioramento del macro-ambiente e le preoccupazioni per la crescita e la volatilità che stanno spingendo gli investitori a cercare sicurezza.

La prova di questo andamento si può trovare nel fiorente settore della distribuzione. Alcuni dei principali distributori USA, come Walmart (NYSE:WMT), Macy’s (NYSE:M) e Home Depot (NYSE:HD) hanno visto i prezzi delle loro azioni andare sotto pressione malgrado abbiano registrato utili forti e previsioni positive per il quarto trimestre.

Durante la pubblicazione degli utili della scorsa settimana, Walmart, il mega-store più grande, ha riportato un aumento delle vendite trimestrali ed ha alzato le previsioni sui profitti sull’anno in corso. Anche le vendite online hanno visto un’impennata, dimostrando sempre di più che si trova sulla buona strada per superare il suo principale rivale: Amazon.

La compagnia ha inoltre continuato ad espandere il suo servizio di ritiro nel punto vendita della merce acquistata online, ora disponibile presso 2.100 negozi, nonché quello di consegne di prodotti alimentari, offerto da 600 punti vendita. Questi sforzi hanno spinto la crescita delle vendite online di oltre il 40% sul trimestre. Ciononostante, il titolo di Walmart è crollato di circa il 6% la scorsa settimana.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

I grossi nomi del petrolio rappresentano l’unica nota positiva. Alcuni dei principali produttori di petrolio e gas, tra cui Exxon Mobil (NYSE:NYSE:XOM) e Chevron (NYSE:CVX) hanno registrato i risultati del terzo trimestre migliori in quattro anni, con profitti che non si vedevano da quando il greggio era a 100 dollari.

Entrambe le compagnie hanno riportato aumenti della produzione a doppia cifra nel Bacino Permiano, la regione di petrolio da scisto in Texas e New Mexico che sta spingendo la produzione petrolifera USA totale ai massimi storici. La produzione del Bacino Permiano rappresenta ora l’11% della produzione totale di Chevron ed è in quest’area che si trova un grande progetto a rapidissima crescita di Exxon.

Morale della favola

Ecco la principale cosa da ricordare di questa stagione degli utili: le compagnie stanno affrontando pressioni sui costi con l’aumento dei compensi e dei tassi di interesse. Questo andamento, insieme ai timori per la crescita globale e alla preoccupazione per gli scontri commerciali, renderà difficile persino alle compagnie più in salute riportare risultati straordinari in futuro.

In questo contesto di paura e incertezza, ci sono poche aree in cui rifugiarsi: le compagnie difensive, che pagano dividendi affidabili e vanno bene nei periodi di ribasso sui mercati. Ne sono un esempio tre colossi del settore dei beni di consumo: Procter & Gamble (NYSE:PG), McDonald’s (NYSE:MCD) e Coca Cola (NYSE:KO). Ciascuno di essi potrebbe offrire una buona protezione quando gli altri non sembrano andare bene.

Ultimi commenti

salam ualikum sir kya ap bata sakte hen potrol up/don hoga
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.