Bentornati all’appuntamento con Virtual Certificates Portfolio; giovedì scorso è iniziato il terzo ed ultimo quadrimestre dell’anno, ho quindi pensato di proporVi un quadro dell’andamento del mio portafoglio virtuale, in modo da approfondire le tematiche che ci accompagneranno da qui alla fine dell’anno e le possibili strategie da mettere in atto al fine di concludere l’esercizio con un risultato positivo.
L’immagine precedente, mostra lo stato del mio Virtual Portfolio alla chiusura di Venerdì 2 Settembre. Innanzi tutto la cosa interessante è che la performance (al possibile valore di realizzo) è pari ad un +4.27%, valore discreto, che diviene ottimo se andiamo ad osservare la performance del benchmark (Ftse Italia All Share) che propone nello stesso periodo (14/04/2016-02/09/2016) un risultato pari ad un -5.90%.
Ben 8 titoli su 10 del paniere hanno registrato un incremento nel prezzo di carico ed il risultato a fine anno potrebbe migliorare sostanzialmente in caso vengano incamerati i bonus previsti per i 6 titoli del paniere che andranno a scadere tra Novembre e Dicembre 2016 (evidenziati in giallo).
Due sono state le linee guida che mi hanno consentito di ottenere questo risultato:
1_Ricerca della sovraperformance rispetto al listino: in linea generale (salvo i casi di Ferragamo e Generali (MI:GASI)), ho privilegiato quei titoli che al momento di essere inseriti nel mio portafoglio, avevano dimostrato di ottenere risultati superiori a quelli del Ftse Italia All Share; questo mi ha consentito di non trovarmi esposto sui titoli del comparto bancario, che è quello che più sta soffrendo. Ho fatto solo una scommessa su Generali, limitando l’esposizione, vista la conformazione grafica e la scadenza più distante nel tempo, e su Ferragamo, dove invece ho puntato sulla tenuta di un supporto-chiave. Da un lato Generali non ha pagato ma ha comportato una perdita limitata, mentre Ferragamo ha superato brillantemente la fase di test dei supporti, offrendomi il secondo miglior utile per certificato, primo in termini relativi.
2_Ricerca di protezione da supporti e compressioni di volatilità: un altro fattore importante è stata la selezione di quei sottostanti, che presentassero una (o più) aree di supporto superiori alla barriera del certificato. A completamento dell’opera, ho cercato di evitare sottostanti che presentassero una volatilità significativamente superiore alla media: considerata caso per caso, la scadenza del certificato, ho fatto in modo di calcolare il rapporto tra durata residua e volatilità di un titolo, così da selezionare strumenti che difficilmente (dal punto di vista statistico) avessero probabilità di colpire la barriera, elemento vitale per i Bonus Cap e molto importante per i Top Bonus Certificates.
Questi elementi, rappresentano due classiche accortezze per l’investitore in azioni e/o in opzioni e fanno parte di quelle regole che non hanno perso valore nel tempo.
Di seguito mostrerò i grafici dei 10 sottostanti che fanno parte del mio Portfolio, indicando barriera e scadenza.
1.Atlantia (MI:ATL)
2.Tenaris (MI:TENR)
3.Assicurazioni Generali SpA (MI:GASI)
5.ERG SpA (MI:ERG)
6.Ferrari (MI:RACE)
7.Salvatore Ferragamo (MI:SFER)
8.Moncler (MI:MONC)
9.Leonardo Finmeccanica SpA (MI:LDOF)
10.Poste Italiane (MI:PST)
In questo momento quindi, l’unico certificato che si trova sotto la barriera è quello su Generali. Decisamente un buon risultato.
Le incognite sull’andamento dell’azionario e le attese circa le prossime elezioni presidenziali negli Usa, impongono comunque ancora cautela.
Nelle prossime settimane quindi incrementerò con parsimonia il mio portafoglio, mentre al fine di evitare sorprese, deciderò eventualmente prima delle elezioni, di alleggerirlo.
Buon Trading con i Certificates ed appuntamento al prossimo articolo!