Scatta qualche presa di profitto per d Amico International Shipping (MI:B7C) (dopo aver toccato quota 0.3550 euro) senza mettere, almeno per il momento, a repentaglio l’integrità del supporto a 0.3190 euro e facendo quindi rimanere viva la possibilità di un nuovo rally.
In caso di rottura di detto livello, in chiusura di seduta, sarebbe difficile per il titolo riuscire a difendersi da un probabile affondo in direzione di area 0.2950 euro (2° target 0.2835 euro).
Le prospettive tornerebbero invece interessanti oltre 0.3910 (in chiusura), circostanza che spalancherebbe le porte ad un allungo in direzione di 0.4115 e 0.4350 euro.
Il titolo in 6 mesi ha ceduto il 6%, il 42% in 12 mesi, il 48% in 3 anni ed il 25% in 5 (dal 2007 ad oggi -91%).
I principali fattori che dovrebbero influenzare il mercato del trasporto delle navi cisterna e la performance di d’Amico International Shipping sono: (i) la crescita dell’offerta mondiale di prodotti petroliferi, (ii) il prezzo del greggio e i margini di raffinazione (iii) la domanda di raffinati e (iv) il tasso di crescita della flotta di cisterne.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sopra di Ema20, quest’ultima è superiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria non è in atto l’orientamento più rialzista possibile.
Evoluzione prevedibile della gestione
La manutenzione delle raffinerie e le condizioni climatiche attese sono determinanti per le previsioni sulla domanda nel quarto trimestre 2016.
La manutenzione delle raffinerie sta entrando nel vivo.
La capacità di raffinazione nella regione del Golfo del Messico è decisamente ridotta e le scorte sono state costituite a un ritmo di soli 25.000 barili al giorno rispetto ai 400.000 barili al giorno nel terzo trimestre.
Le scorte più elevate dovrebbero prolungare il periodo di manutenzione, che lo scorso anno è stato rimandato a causa della domanda straordinariamente elevata di prodotti nel quarto trimestre 2015.
Per il quarto trimestre dell’anno si attende un clima più freddo e tale attesa ha già migliorato la domanda di gasolio per riscaldamento.
Nell’Europa nordoccidentale, i bassi livelli del fiume Reno e la domanda elevata di gasolio stanno gravando sulle scorte, con le scorte totali di raffinati in Europa in calo di 2,4 milioni di barili.
Con riferimento allo stesso periodo dell’anno scorso, a fine settembre 2016, le scorte sono inferiori del 21%.