Market Brief
I mercati asiatici hanno aperto la settimana con una buona propensione al rischio. Il Nikkei 225 ha guadagnato il 3,98% in scia alla notizia che il fondo GPIF aumenterà la quota in titoli azionari giapponesi dal 12% al 20-30% (RTRS); l’Hang Seng e il Composite di Shanghai hanno guadagnato rispettivamente lo 0,50% e lo 0,58%, seguiti a ruota dai mercati emergenti asiatici: TWSE (+1,77%), Kospi (+1,55%), Sensex (+1,46%) e JCI (+1,15%). L’USD/CNY si è mosso nella stretta fascia compresa fra 6,1224 e 6,1275 a Hong Kong. Per la Cina si apre una settimana ricca di dati: domani saranno diffusi il PIL riferito al terzo trimestre, le vendite al dettaglio di settembre, la produzione industriale e gli asset fissi (esclusi quelli rurali), dati che dovrebbero conferire nuova direzionalità allo yuan. Si prevede un rallentamento della crescita del PIL al 7,2% (rispetto al 7,5% del secondo trimestre). Cifre deboli probabilmente freneranno la recente forza dello yuan intorno al 38,2% di Fibonacci (6,1264), che attualmente funge da buon supporto e genera una certa correzione al rialzo. Discrete offerte per le opzioni sull’USD/CNY in scadenza questa settimana si susseguono da 6,18.
L’USD/JPY e i cross con lo JPY hanno trovato richieste migliori a Tokyo in scia alla notizia sul GPIF. L’USD/JPY è salito a 107,39. S’intravedono offerte a 107,50/108,20 (esercizio delle opzioni / media mobile a 21 giorni). Gli indicatori di trend e momentum continuano a essere nettamente ribassisti e suggeriscono un potenziale al rialzo limitato nel breve termine, soprattutto ora che la debolezza dello JPY è fonte di preoccupazione. Il primo ministro giapponese Abe ha accennato alla possibilità di un rinvio del prossimo aumento dell’IVA, circolano voci di divergenze all’interno del partito al governo LDP. L’EUR/JPY è salito a 137,01, si osserva resistenza a 137,48/50 (copertura della nuvola giornaliera di Ichimoku).
L’EUR/USD ha aperto la settimana tranquillamente. Assistiamo a una ripresa dei rendimenti dei titoli periferici dopo le pesanti vendite della scorsa settimana, ma il sentiment rimane fragile. Gli operatori vanno a caccia di opportunità di vendita sui rally. S’intravedono offerte prima di 1,2800; un’altra resistenza potrebbe entrare in gioco a 1,2853/1,2886 (23,6% di Fibonacci sulle vendite da maggio a ottobre / massimo 15 maggio). La coppia EUR/GBP ha aperto leggermente sotto la media mobile a 50 giorni (0,79252), s’intravede resistenza a 0,79701/815 (copertura nuvola giornaliera).
Il cable si è ripreso fino a 1,6135 questo lunedì, ma il trend rialzista è fragile, visti i tanti appuntamenti della settimana. Mercoledì saranno diffusi i verbali della BoE, che potrebbero riservare una sorpresa accomodante ora che si sospetta un ritardo nel primo rialzo del tasso della BoE. I dati preliminari riferiti al PIL del terzo trimestre saranno pubblicati venerdì; gli operatori prevedono un indebolimento della crescita nel terzo trimestre (dal 3,2% al 3,0% a/a). I tentativi al rialzo della GBP dovrebbero quindi trovare venditori. Osserviamo resistenza a 1,6155 (media mobile a 21 giorni), 1,6239 (23,6% di Fibonacci sulle vendite da luglio a ottobre) e 1,6525 (rally in scia al referendum scozzese).
AUD, NZD, CAD non si sono mossi molto in avvio di settimana. L’USD/CAD si consolida sopra 1,1200 in scia al leggero raffreddamento dell’IPC di settembre, la ripresa dei prezzi del petrolio contribuisce a frenare la debolezza del CAD questo lunedì.
Oggi gli operatori monitoreranno l’IPP m/m e a/a di settembre in Germania, le vendite e gli ordini industriali m/m e a/a di agosto in Italia, le partite correnti di agosto della BCE e le vendite all’ingrosso m/m in Canada.
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Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd