HSBC riduce il rating delle azioni AMD, evidenziando le sfide nel mercato delle GPU per AI e la concorrenza

EditorAhmed Abdulazez Abdulkadir
Pubblicato 08.01.2025, 12:15
© REUTERS
AMD
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Mercoledì, gli analisti di HSBC hanno rivisto le loro prospettive sulle azioni AMD (NASDAQ:AMD), declassandole da Buy a Reduce e modificando significativamente il target di prezzo da $200 a $110. La decisione arriva dopo che il prezzo delle azioni AMD ha subito un calo del 24% negli ultimi tre mesi, in contrasto con un calo del 12% dell'indice PHLX Semiconductor nello stesso periodo.

Secondo i dati di InvestingPro, AMD ha attualmente una capitalizzazione di mercato di 206,6 miliardi di dollari, con gli analisti che mantengono una raccomandazione di consenso "Buy" e un target di prezzo massimo di $250.

L'analisi di HSBC indica un potenziale ulteriore declino del valore delle azioni AMD. La visione meno ottimistica della banca si basa sulla convinzione che la roadmap delle unità di elaborazione grafica (GPU) per l'intelligenza artificiale (AI) di AMD non sia competitiva come inizialmente valutato.

Si prevede che questa percepita mancanza di competitività ostacoli la penetrazione di AMD nel mercato delle GPU per AI. I dati di InvestingPro mostrano che AMD mantiene una solida salute finanziaria con un indice di liquidità corrente di 2,5 e opera con livelli di debito moderati, suggerendo una resilienza nonostante le sfide di mercato.

Il recente lancio della GPU MI325 di AMD ha ricevuto una tiepida accoglienza, che HSBC attribuisce alla prevista memoria HBM3e di specifiche inferiori a causa delle sfide produttive di Samsung. Queste difficoltà nell'aumento della produzione della memoria HBM3e di Samsung sono viste come un fattore limitante per le prestazioni del MI325.

Il rapporto tocca anche i futuri lanci di prodotti, notando che mentre AMD è sulla buona strada per rilasciare il suo chip MI350 nella seconda metà del 2025, non si prevede che l'azienda offrirà una soluzione AI rack in grado di competere con la piattaforma NVL rack di Nvidia fino alla fine del 2025 o all'inizio del 2026. Questa tempistica è allineata con il lancio previsto del MI400 di AMD.

La posizione rivista di HSBC su AMD riflette le preoccupazioni sulle prospettive a breve termine dell'azienda nel segmento altamente competitivo delle GPU per AI. L'analisi suggerisce che AMD potrebbe affrontare sfide nel mantenere la sua posizione di mercato rispetto ai rivali, in particolare date le attuali dinamiche tecnologiche e di mercato.

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In altre notizie recenti, Advanced Micro Devices (AMD) e il fondo hedge LuminArx Capital Management hanno investito congiuntamente 333 milioni di dollari nella startup cloud Vultr, riflettendo una crescente domanda di infrastrutture per l'intelligenza artificiale (AI). Questo finanziamento permetterà a Vultr di acquisire più unità di elaborazione grafica (GPU) per alimentare modelli AI.

Inoltre, gli analisti di Northland hanno mantenuto una prospettiva positiva su AMD, prevedendo che l'azienda continuerà a guadagnare quote di mercato in vari segmenti, tra cui GPU per AI, CPU per server e client PC. Prevedono che i ricavi AI di AMD per l'anno civile 2025 raggiungeranno i 9,5 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 5,2 miliardi.

Nel frattempo, KeyBanc Capital Markets ha mantenuto il rating Overweight su AMD con un target di prezzo di $220. Hanno anche mantenuto un rating Overweight su ARM con un target di prezzo di $195, mentre il rating Sector Weight di Intel è stato mantenuto, con un fair value di $19 basato sulla stima degli utili per azione del 2025.

In un recente sviluppo, un piano dell'amministrazione Biden per limitare il numero di chip AI che le aziende possono installare nelle strutture di calcolo in alcuni paesi è stato contestato da due senatori statunitensi. Hanno espresso preoccupazioni sul fatto che le restrizioni proposte potrebbero ostacolare la vendita di tecnologia statunitense all'estero e potenzialmente spingere gli acquirenti stranieri verso concorrenti cinesi come Huawei.

Infine, Wolfe Research ha espresso scetticismo sulla capacità di Intel Corporation di mantenere il suo status di produttore di dispositivi integrati (IDM), citando l'intensificarsi della concorrenza e le condizioni di mercato.

Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell'intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.

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