Investing.com – L’euro è sceso al livello più basso delle ultime 7 settimane contro il dollaro statunitense questo martedì, nei timori che le elezioni italiane possano minacciare le riforme economiche e riaccendere l’instabilità nella zona euro.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3018, il minimo dal 4 gennaio; successivamente il cambio si è attestato a 1,3037, in calo dello 0,20%.
Supporto a 1,2885 minimo del 10 dicembre e resistenza a 1.3088, massimo della seduta.
La coalizione del centro-sinistra, con a capo il Partito Democratico dei Pier Luigi Bersani, ha ottenuto la maggioranza dei voti alla camera dei deputati, e riceverà l’incarico di formare il governo,
tuttavia, le proiezioni indicano che nessuno ha ottenuto la maggioranza alla camera del Senato, e probabilmente questo rimanderà l’Italia al voto.
L’euro è sceso contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,36% a 0,8582 ed EUR/JPY in calo dello 0,45% a 119,37.
I mercati attendono la testimonianza del Presidente della Federal Reserve Federal Reserve nel corso della giornata, dopo i verbali del vertice di gennaio che hanno mostrato la propensione di alcuni policy makers verso l’interruzione anticipata delle misure di allentamento della Fed.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3018, il minimo dal 4 gennaio; successivamente il cambio si è attestato a 1,3037, in calo dello 0,20%.
Supporto a 1,2885 minimo del 10 dicembre e resistenza a 1.3088, massimo della seduta.
La coalizione del centro-sinistra, con a capo il Partito Democratico dei Pier Luigi Bersani, ha ottenuto la maggioranza dei voti alla camera dei deputati, e riceverà l’incarico di formare il governo,
tuttavia, le proiezioni indicano che nessuno ha ottenuto la maggioranza alla camera del Senato, e probabilmente questo rimanderà l’Italia al voto.
L’euro è sceso contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,36% a 0,8582 ed EUR/JPY in calo dello 0,45% a 119,37.
I mercati attendono la testimonianza del Presidente della Federal Reserve Federal Reserve nel corso della giornata, dopo i verbali del vertice di gennaio che hanno mostrato la propensione di alcuni policy makers verso l’interruzione anticipata delle misure di allentamento della Fed.