Investing.com - Il dollaro è in salita contro lo yen questo giovedì in seguito al rilascio dei dati che hanno rivelato una crescita al ritmo più veloce di sette mesi dell’attività manifatturiera cinese a ottobre e che hanno smorzato la richiesta dello yen come bene rifugio.
Il cambio USD/JPY ha toccato 97,62 alla chiusura degli scambi asiatici, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 97,47, in salita dello 0,07%.
Supporto a 97,15, il minimo di mercoledì e di due settimane e resistenza a 98,00.
Lo yen è in calo in seguito alla lettura preliminare dell’indice manifatturiero cinese HSBC che ad ottobre è salito a 50,9, il massimo di sette mesi, in aumento dalla lettura finale di 50,2 di settembre. Gli economisti avevano previsto che l’indice arrivasse a 50,5.
I dati hanno allentato i timori per l’economia cinese che avevano colpito ieri il sentimento del mercato, timori sulla possibile decisione della Banca Centrale cinese di stringere la politica economica per cercare di controllare l’inflazione.
Ma il dollaro è rimasto sotto pressione in seguito ai dati rilasciati all’inizio della settimana, secondo cui la crescita occupazionale USA era rallentata a settembre e che hanno rafforzato le aspettative che la Fed possa mantenere l’attuale ritmo del suo programma di acquisti fino all’anno nuovo.
Lo yen è in calo contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,21% a 134,45.
Nella zona euro, i dati rilasciati oggi mostrano che la lettura preliminare dell’indice manifatturiero francese è scesa a 49,4 a ottobre, da una lettura finale di 49,8 a settembre, scendendo al di sotto del livello del 50 che separa l’espansione dalla contrazione.
L’indice francese dei servizi è sceso a 50,2 questo mese dal 51,0 di settembre, in confronto alle aspettative di una lettura di 51,3.
La Germania e la zona euro rilasceranno i dati sull’attività del settore manifatturiero e dei servizi nel corso della giornata, mentre gli USA pubblicheranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, la bilancia commerciale e le vendite di case nuove.
Il cambio USD/JPY ha toccato 97,62 alla chiusura degli scambi asiatici, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 97,47, in salita dello 0,07%.
Supporto a 97,15, il minimo di mercoledì e di due settimane e resistenza a 98,00.
Lo yen è in calo in seguito alla lettura preliminare dell’indice manifatturiero cinese HSBC che ad ottobre è salito a 50,9, il massimo di sette mesi, in aumento dalla lettura finale di 50,2 di settembre. Gli economisti avevano previsto che l’indice arrivasse a 50,5.
I dati hanno allentato i timori per l’economia cinese che avevano colpito ieri il sentimento del mercato, timori sulla possibile decisione della Banca Centrale cinese di stringere la politica economica per cercare di controllare l’inflazione.
Ma il dollaro è rimasto sotto pressione in seguito ai dati rilasciati all’inizio della settimana, secondo cui la crescita occupazionale USA era rallentata a settembre e che hanno rafforzato le aspettative che la Fed possa mantenere l’attuale ritmo del suo programma di acquisti fino all’anno nuovo.
Lo yen è in calo contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,21% a 134,45.
Nella zona euro, i dati rilasciati oggi mostrano che la lettura preliminare dell’indice manifatturiero francese è scesa a 49,4 a ottobre, da una lettura finale di 49,8 a settembre, scendendo al di sotto del livello del 50 che separa l’espansione dalla contrazione.
L’indice francese dei servizi è sceso a 50,2 questo mese dal 51,0 di settembre, in confronto alle aspettative di una lettura di 51,3.
La Germania e la zona euro rilasceranno i dati sull’attività del settore manifatturiero e dei servizi nel corso della giornata, mentre gli USA pubblicheranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, la bilancia commerciale e le vendite di case nuove.