Investing.com - Il dollaro sale contro le altre principali valute questo giovedì, staccandosi dal minimo di cinque settimane dopo i dati positivi sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione USA che hanno alimentato le aspettative per la forza dell’economia.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,48% a 106,49.
Il Dipartimento per il Lavoro USA ha reso noto che il numero delle nuove richieste di disoccupazione nella settimana terminata il 4 giugno è sceso di 4.000 unità a 264.000 dal totale della settimana precedente di 268.000 unità, dato rivisto al rialzo dalla stima iniziale di 267.000 unità.
Gli analisti avevano previsto un aumento di 3.000 unità a 270.000 la scorsa settimana.
Il biglietto verde si è indebolito all’inizio della settimana, poiché le speranze di un aumento dei tassi da parte della banca centrale USA si sono ridotte dopo il report deludente sull’occupazione di maggio rilasciato venerdì, da cui è emerso che la creazione di nuovi posti di lavoro è stata la più lenta dal settembre del 2010.
Lunedì la Presidente della Fed Janet Yellen ha dichiarato che i tassi di interesse non saranno alzati fino a quando non si ridurrà l’incertezza per le prospettive economiche.
La Yellen prevede che la ripresa economica continui ma non ha dato indicazioni sulla tempistica del prossimo aumento dei tassi.
La Fed ha aumentato i tassi di interesse per la prima volta in quasi un decennio in occasione del vertice di dicembre.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,40% a 1,1348.
I dati di questa mattina hanno mostrato un improvviso calo dello 0,2% delle importazioni tedesche a maggio, mentre le esportazioni sono rimaste stabili.
Il calo delle importazioni ha comportato un aumento del surplus commerciale del paese a 24,0 miliardi di euro dai 23,7 miliardi di marzo.
Sempre stamane il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha avvertito che il clima di incertezza per il futuro dell’euro sta pesando sui progressi nella regione.
I commenti sono stati resi durante un discorso al Forum Economico di Bruxelles.
Il dollaro sale contro la sterlina e il franco svizzero, con la coppia GBP/USD giù dello 0,24% a 1,4469 ed il cambio USD/CHF in calo dello 0,26 a 0,9616.
L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha riportato che il deficit commerciale è sceso a 3,29 miliardi di sterline ad aprile dal dato rivisto al ribasso di 3,53 miliardi di marzo, il minimo dal settembre del 2015.
Tuttavia il sentimento sulla sterlina resta vulnerabile in vista del referendum sulla Brexit del 23 giugno.
Il dollaro australiano è debole, con la coppia AUD/USD giù dello 0,68% a 0,7438, mentre il cambio NZD/USD sale dello 0,32% a 0,7116, dopo aver segnato il massimo di un anno di 0,7147.
Il “kiwi” si è rafforzato dopo la decisione della banca centrale del paese di mantenere i tassi invariati, sorprendendo gli investitori che si aspettavano un taglio.
Intanto, la coppia USD/CAD sale dello 0,38% a 1,2741, staccandosi dal minimo di cinque settimane di 1,2654 di ieri.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,29% a 93,86, allontanandosi dal minimo di cinque settimane della seduta precedente di 93,41.