Investing.com - “Io c’ero quando Mario Draghi ha pronunciato il suo ‘whatever it takes’ e spero di non doverlo mai pronunciare perchè vorrà dire che gli altri decisori politici non avranno fatto quello che avrebbero dovuto fare”. Con queste parole la presidente incaricata della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ha richiamato all’ordine gli stati europei sul suo ruolo, nel corso di un intervento al parlamento europeo.
“Molti paesi hanno ancora margini fiscali, sono entro lo 0,5% di disavanzo”, ha continuato Lagarde, sottolineando i “rischi di seria natura” causati dalla guerra commerciale, pertanto i governi devono fare la loro parte, anche in materia di riforme strutturali.
Lagarde ha poi confermato quello che Mario Draghi ha già lasciato intendere per le scelte del prossimo futuro in tema di politica monetaria della Federal Reserve. La Bce, ha spiegato Lagarde, “dovrà rimanere accomodante per un periodo di tempo prolungato” ma “l’inflazione bassa pone sfide a tutte le banche centrali, non solo alla Bce”.
“Sono convinta”, ha proseguito, “che ci servono sia regole di bilancio semplificate sia uno strumento di bilancio della zona euro come complemento”. “Le politiche di bilancio devono stabilizzare le nostre economie durante i rallentamenti ed evitare il troppo carico sulla politica monetaria. Quando ero ministro delle finanze, ho assistito alla difficoltà di coordinarle”, perché “sono concentrate su questioni nazionali e non su prospettive europee”, ha aggiunto.
Il prossimo presidente dell’istituto centrale europeo ha poi affrontato il tema del rapporto con i cittadini. “Voglio che siano le persone della zona euro a capire le politiche della Bce”, ha spiegato, e “l’impatto, gli effetti negativi, le persone devono sapere cos’è la loro Banca centrale, che sta lavorando con il loro interesse al centro”.
“Una delle mie priorità sarà rafforzare il ponte con le persone” in quanto La Bce risponde ai cittadini europei, non agli Stati”, ha risposto al leghista Antonio Rinaldi sul tema della sua indipendenza.