Se non riceverà aiuti da parte dello stato, rischia di scomparire, travolto dalla pandemia da coronavirus, il marchio automobilistico Renault (PA:RENA). È quanto paventa il ministro francese delle Finanze, Bruno Le Maire, dopo che Nissan, il partner giapponese, ha annunciato 20.000 licenziamenti, in gran parte negli stabilimenti europei.
"Renault rischia di scomparire. E rischiano la scomparsa altri grandi produttori industriali. Dobbiamo essere realistici, la mia posizione dall'inizio della crisi economica, è quella di dire la verità ai cittadini francesi. Non ho mai nascosto la gravità della situazione di Renault, ma so anche che dispone di risorse eccezionali, tecnologie eccezionali, oltre che dipendenti motivati e lavoratori esperti. Per questo Renault potrà riprendersi", ha detto il ministro intervistato da un canale radio.
Le Maire è intervenuto sulla questione dopo che sulla stampa era trapelato un piano industriale post-coronavirus che prevederebbe la chiusura di diversi stabilimenti, tra cui quello storico di Flins, a nord di Parigi.
Renault nel 2018 venne scossa dallo scandalo seguito all'arresto in Giappone di Carlos Goshn, padre del matrimonio con Nissan e Mitsubishi con l'accusa di frode fiscale. Due anni dopo, uscito di scena Goshn, l'alleanza franco-nipponica annuncia per la prossima settimana un aggiornamento del patto; un aggiornamento che dovrà fare i conti degli effetti della pandemia sul settore, segnato dal crollo della domanda.