(Reuters) - L'azionario europeo apre quasi invariato una settimana ricca di risultati e dati macro nonostante un aumento dei prezzi dei metalli che traina in rialzo il settore minerario e l'ottimismo legato alle riaperture di cui beneficiano i titoli dei viaggi.
L'indice paneuropeo STOXX 600 è in rialzo dello 0,02% dopo aver archiviato la scorsa settimana in calo per la prima volta nelle ultime otto settimane.
Il rame a Shanghai ha registrato i massimi di dieci anni e, insieme a un aumento dei prezzi di altri metalli, trascina in rialzo il settore minerario, con l'indice europeo delle risorse di base che avanza dello 0,6% in testa agli altri settori.[MET/L]
Le compagnie aeree, tra cui Iag -- controllante di British Airways -- Lufthansa e EasyJet balzano tra il 2,5 e il 3,6%, mentre il costruttore Airbus è a +2,7% sulle speranze di una ripresa della domanda nel settore dei viaggi.
La presidente della Commissione europea ha detto ieri che i cittadini statunitensi già vaccinati contro il Covid-19 dovrebbero essere in grado di viaggiare in Europa entro l'estate.
Tuttavia, un sondaggio dell'istituto Ifo ha mostrato che ad aprile la fiducia delle imprese tedesche è migliorata meno del previsto in un mese segnato dalla terza ondata di infezioni da Covid-19.
L'azienda siderurgica svedese SSAB avanza dell'1,2% dopo aver riportato risultati ben al di sopra delle attese degli analisti e aver comunicato che la ripresa iniziata lo scorso autunno si è rafforzata nel primo trimestre.
L'olandese Philips cede l'1,6% in seguito ai risultati del primo trimestre che mostrano accantonamenti per un totale di 250 milioni di euro, relegando in secondo piano un marcato balzo degli utili.
Ams produttore austriaco di sensori, crolla di circa il 4% dopo che Credit Suisse ha declassato di due livelli il titolo ad "underperform", sui timori che l'azienda possa perdere gli accordi di fornitura con Apple (NASDAQ:AAPL).
Volkswagen (DE:VOWG) scivola dell'1,3% sulla notizia, riportata dal Financial Times, che l'azienda ha chiesto ai manager di prepararsi a maggiori ricadute sulla produzione a causa della scarsa disponibilità di chip in tutto il mondo.