Investing.com – Il dollaro USA è sceso oggi contro il franco svizzero, con la richiesta del biglietto verde come valuta rifugio allentatasi dopo l’approvazione delle misure di austerità, che aprono la via ad un secondo pacchetto di salvataggio.
Nella mattinata di scambi europei il cambio USD/CHF ha toccato 0,9103, il minimo giornaliero, per attestarsi successivamente a 0,9123 in calo dello 0,46%.
Supporto a 0,9065, minimo del 30 novembre e resistenza a 0,9185, massimo del 22 novembre.
Intanto il sentimento è stato sostenuto dall’approvazione di ieri, da parte dei leader greci, di una serie di misure di austerità che includono tagli agli stipendi nel settore privato, tagli di 15.000 posti di lavoro nel settore pubblico e ulteriori tagli alle spese pubbliche per 3 miliardi di euro solo per il 2012.
Tuttavia la Grecia deve ancora trovare lo spazio per 325 milioni di euro di tagli alla spesa pubblica ed assicurare l’implementazione del piano prima di mercoledì, giorno i cui i ministri delle finanze della zona euro si incontreranno per discutere il secondo salvataggio della Grecia di 130 miliardi di euro.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che l’indice dei prezzi alla produzione è rimasto inaspettatamente piatto a gennaio, dopo essere salito per la prima volta in otto mesi il mese scorso.
Gli analisti avevano previsto un aumento dell’IPP svizzero dello 0,2% a gennaio.
Lo swissie è rimasto invariato contro l’euro, con EUR/CHF 1,2093.
Nel corso della giornata, i traders monitoreranno le aste di debito previste in Italia, Spagna e Francia, al fine di valutare la fiducia nel debito sovrano ad alto rendimento della zona euro.
Nella mattinata di scambi europei il cambio USD/CHF ha toccato 0,9103, il minimo giornaliero, per attestarsi successivamente a 0,9123 in calo dello 0,46%.
Supporto a 0,9065, minimo del 30 novembre e resistenza a 0,9185, massimo del 22 novembre.
Intanto il sentimento è stato sostenuto dall’approvazione di ieri, da parte dei leader greci, di una serie di misure di austerità che includono tagli agli stipendi nel settore privato, tagli di 15.000 posti di lavoro nel settore pubblico e ulteriori tagli alle spese pubbliche per 3 miliardi di euro solo per il 2012.
Tuttavia la Grecia deve ancora trovare lo spazio per 325 milioni di euro di tagli alla spesa pubblica ed assicurare l’implementazione del piano prima di mercoledì, giorno i cui i ministri delle finanze della zona euro si incontreranno per discutere il secondo salvataggio della Grecia di 130 miliardi di euro.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che l’indice dei prezzi alla produzione è rimasto inaspettatamente piatto a gennaio, dopo essere salito per la prima volta in otto mesi il mese scorso.
Gli analisti avevano previsto un aumento dell’IPP svizzero dello 0,2% a gennaio.
Lo swissie è rimasto invariato contro l’euro, con EUR/CHF 1,2093.
Nel corso della giornata, i traders monitoreranno le aste di debito previste in Italia, Spagna e Francia, al fine di valutare la fiducia nel debito sovrano ad alto rendimento della zona euro.