Investing.com - I prezzi dell’oro sono in calo questo martedì, mentre gli investitori continuano a monitorare gli eventi in Ucraina.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a giugno è sceso dello 0,35% o di 4,50 dollari a 1.291,30 dollari l’oncia troy nella mattinata europea. I prezzi sono rimasti nel range tra 1.290,30 dollari l’oncia e 1.298,80.
L’oro ha toccato 1.304,50 dollari l’oncia troy questo lunedì, il massimo dal 7 maggio, prima di attestarsi a 1.295,80, in salita dello 0,64% o di 8,20 dollari.
I prezzi dell’oro troveranno supporto a 1.277,70 dollari l’oncia, il minimo dal 12 maggio e resistenza a 1.315,00, massimo del 7 maggio.
Sul Comex l’argento con consegna a luglio è sceso dello 0,49% o di 9,6 centesimi a 19,44 dollari l’oncia troy.
Gli investitori restano cauti dopo che i separatisti filorussi delle regioni orientali di Donetsk e Luhansk potrebbero indire un secondo referendum per l’annessione alla Russia, simile a quello della Crimea.
L’oro, considerato investimento rifugio, solitamente è sostenuto dai disordini geopolitici.
Intanto gli operatori dei mercati attendono il rilascio dei dati USA sulle vendite al dettaglio nel corso della seduta alla ricerca di ulteriori indicazioni sulla forza dell’economia e la necessità di uno stimolo.
Il rame con consegna a luglio è sceso dello 0,03% o di 0,1 centesimi a 3,149 dollari la libbra.
I dati rilasciati stamane hanno mostrato che la produzione industriale in Cina è salita al tasso annuo dell’8,7% ad aprile, contro le aspettative di un aumento dell’8,9%.
Un secondo report ha mostrato che le vendite al dettaglio cinesi hanno segnato un incremento dell’11,9% lo scorso mese, al di sotto delle aspettative.
La nazione asiatica è il principale consumatore di rame ed ha rappresentato il 40% del consumo mondiale lo scorso anno.