Versione originale di Laura Sánchez - traduzione a cura di Investing.com
Investing.com - "Si prevede che i due aumenti dei tassi indicati per il 2019 non ci saranno più e verrà addirittura fermata la riduzione del bilancio della Federal Reserve. Forse sta aspettando troppo a lungo", affermavano ieri mattina gli analisti di Bankinter (MC:BKT) a proposito della riunione della Fed. E non si sbagliavano.
Sebbene il mercato si aspettasse che la Fed mantenesse i tassi invariati, il messaggio ultra-dovish del suo presidente, Jerome Powell, di abbattere ufficialmente la possibilità di aumentare i tassi di interesse quest'anno, non ha fatto bene alle borse americane, con il Dow Jones e l'S&P 500 che hanno chiusp in rosso, trascinati dalle banche.
In Europa, il sentimento è lo stesso: il settore bancario è quello che genera il maggior numero di vendite. "Il tono leggermente più pessimista del previsto ha causato la prima reazione rialzista dei mercati azionari, ma è durata poco tempo", hanno commentato da Link Securities.
"Gli ultimi dati sono stati più deboli del previsto. È un buon momento per essere pazienti e quando la tendenza sarà più chiara, agiremo in modo appropriato", ha detto Powell, presentando aspettative di crescita più basse del 2,1% e 1,9% per il 2019 e 2020, in calo rispetto al 2,3% e al 2,0% precedenti. Le proiezioni sull'inflazione apparente si attestano all'1,8% e all'1,9%, contro l'1,9% e il 2,1%”.
Sia le parole di Powell che le previsioni di crescita più basse hanno spinto gli analisti ad aumentare le scommesse che stanno facendo negli ultimi mesi.
In questo modo, il mercato va oltre la Fed e torna ad anticipare. "Il consenso non prevede alcun aumento in nessuno dei due anni, né nel 2019 né nel 2020, e di fatto ha iniziato a scontare una diminuzione (36% di probabilità) nel gennaio 2020", dicono gli esperti di Renta 4.
Per quanto riguarda l'evoluzione attesa del bilancio, ricordiamo che la Fed ha annunciato la fine della sua riduzione per il mese di settembre di quest'anno, "quando il bilancio sarà di dimensioni adeguate a favorire condizioni finanziarie accomodanti". Infatti, a maggio comincerà a moderare il tasso di riduzione del bilancio in titoli del Tesoro dagli attuali 30 miliardi di dollari al mese a 15 miliardi", hanno commentato questi esperti.