MILANO (Reuters) - Il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, annuncia che la Ue non sanzionerà Italia e Francia sui conti pubblici perché i due paesi hanno preso impegni precisi e circonstanziati sulle riforme e gli impegni di bilancio.
Intervistato da diversi quotidiani italiani ed esteri, Juncker spiega che Bruxelles si focalizzerà sulla competitività e la capacità di crescita, ma questo non significa che sarà compiacente sul deficit.
A Repubblica, per esempio, l'ex premier lussemburghese dice che avrebbe "potuto sanzionare Italia e Francia, ma stanno facendo le riforme e io non sono un burocrate", aggiungendo che in passato si è sottovalutato il peso della competitività e della crescita".
Juncker aggiunge: "La nostra sarà un'analisi approfondita e per nulla compiacente. Per alcuni paesi saranno necessari sforzi supplementari. Ma un conto è dire chiaramente come e perché non si rispettano gli impegni del Patto. Un altro è punire con sanzioni e procedure. Del resto, da Italia, Francia e Belgio abbiamo ricevuto lettere con impegni precisi e circostanziati".
La Commissione Ue, secondo una bozza di conclusioni visionata da Reuters, inserirà Italia e Francia tra i paesi che rischiano di violare le regole, rinviando una decisione sull'apertura di una procedura d'infrazione a marzo.