Investing.com - Il dollaro registra un calo questo venerdì ma resta vicino al massimo di oltre 11 anni contro le altre principali valute, mentre gli investitori attendono la pubblicazione dei dati sulla crescita USA del quarto trimestre, nonché ulteriori report statunitensi nel corso della giornata.
Il dollaro è rimasto supportato da quando la Federal Reserve ha affermato che l’aumento dei tassi di interesse potrebbe avvenire intorno a metà anno.
Il biglietto verde è stato inoltre incoraggiato dai dati di ieri che hanno mostrato un calo delle richieste di disoccupazione al minimo dal 2000 la scorsa settimana.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,10% a 94,90, restando al di sotto del massimo di oltre 11 anni di 95,77 segnato venerdì.
La coppia EUR/USD è pressoché invariata a 1,1320 dopo che l’Eurostat ha dichiarato che il tasso annuo di inflazione nella zona euro è sceso dello 0,6% a gennaio, dopo il calo dello 0,2% a dicembre. Gli economisti avevano previsto una riduzione dello 0,5%.
L’inflazione core, che esclude la componente volatile dei costi di alimenti ed energia, è salita dello 0,5% su base annua, ma resta ancora al di sotto dell’obiettivo della Banca Centrale Europea di poco meno del 2%.
In un secondo report, l’Eurostat ha dichiarato che il tasso di disoccupazione nella zona euro è sceso all’11,4 a dicembre dall’11,5% del mese precedente, contro le aspettative di una lettura invariata.
Stamane, i dati ufficiali hanno rivelato che la spesa dei consumatori in Francia è salita dell’1,5% a dicembre, superando le aspettative di un aumento dello 0,2%, mentre in un secondo report si legge che il PIL spagnolo è salito dello 0,7% nel quarto trimestre del 2014, al di sopra del previsto aumento dello 0,6%.
Secondo i dati ufficiali, le vendite al dettaglio in Germania sono aumentate dello 0,2% il mese scorso, deludendo le aspettative di un incremento dello 0,3%.
La sterlina è in salita, con la coppia GBP/USD su dello 0,09% a 1,5082 dopo i dati che hanno mostrato che il netto dei prestiti ai privati è sceso a 2,2 miliardi di sterline a dicembre dai 3,1 miliardi di novembre.
Secondo i dati, le concessioni di mutui nel Regno Unito sono aumentate di 60.280 unità il mese scorso, dopo l’aumento rivisto al ribasso di 58,960 unità a novembre, rispetto alle previsioni di un incremento a 59.000 unità.
Inoltre, l’indice Gfk della fiducia dei consumatori nel Regno Unito è salito a 1 questo mese da -4 di dicembre, contro le aspettative di una lettura di -2.
Il cambio USD/CHF scende dello 0,10% a 0,9223, mentre la coppia USD/JPY scende dello 0,57% a 117,63.
Stamane, un report preliminare ha mostrato che la produzione industriale in Giappone è salita dell’1,0% a dicembre, deludendo le aspettative di un aumento dell’1,3%, mentre in un secondo report si legge che i consumi delle famiglie in Giappone sono aumentati dello 0,4% il mese scorso, al di sotto del previsto aumento dello 0,3%.
In Svizzera, l’istituto di ricerca economica KOF ha dichiarato che il barometro economico è sceso a 97,0 questo mese da 98,8 di dicembre, dato rivisto da una stima precedente di 98,7. Gli analisti avevano previsto un calo a 97,5 a gennaio.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,23% vicino al minimo di cinque anni e mezzo di 0,7751, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,21% vicino al minimo di tre anni di 0,7252.
Il dollaro canadese si avvicina al minimo di sei anni segnato di ieri, con la coppia USD/CAD su dello 0,27% a 1,2651.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati preliminari sulla crescita del quarto trimestre nonché i report sull’attività delle imprese nella regione di Chicago ed i dati rivisti sul sentimento dei consumatori.