Investing.com - Il prezzo del greggio segna un rimbalzo questo martedì, sulla scia della notizia di una riduzione significativa della produzione petrolifera OPEC a gennaio, dimostrazione che l’Organizzazione sta tenendo fede alla recente promessa sui tagli per evitare un esubero delle scorte globali.
Nel suo seguitissimo report mensile, l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio ha reso noto che la sua produzione è diminuita di 797.000 barili al giorno a gennaio a 30,81 milioni di barili al giorno. I future del greggio USA West Texas Intermediate con consegna a marzo sul New York Mercantile Exchange schizzano di 1,38 dollari, o del 2,6%, a 53,78 dollari al barile alle 8:20 ET (13:20 GMT).
La maggior parte dei tagli è stata opera dell’Arabia Saudita, il principale esportatore mondiale di greggio nonché leader di fatto dell’OPEC. Il regno ha prodotto circa 10,2 milioni di barili al giorno a gennaio, 350.000 barili al giorno in meno rispetto a dicembre.
Riad continuerà a diminuire la sua produzione, portandola a circa 9,8 milioni di barili al giorno a marzo, ha riferito il Ministro per l’Energia saudita Khalid al-Falih al Financial Times in un articolo pubblicato questa mattina.
A dicembre, l’OPEC e un gruppo di 10 produttori non facenti parte del cartello e con a capo la Russia hanno deciso di tagliare la produzione per un totale di 1,2 milioni di barili al giorno nei primi sei mesi del 2019.
I rialzi del greggio si sono registrati inoltre sulla scia del miglioramento della propensione al rischio, dopo che i legislatori hanno raggiunto un accordo provvisorio per evitare un nuovo blocco delle attività amministrative USA e Stati Uniti e Cina hanno espresso ottimismo sulle loro trattative commerciali in corso.
Intanto, il greggio Brent con consegna ad aprile sull’ICE (NYSE:ICE) Futures Exchange di Londra segna un’impennata di 1,51 dollari, o del 2,4%, a 63,01 dollari al barile.
I dati settimanali sulle scorte commerciali di greggio USA sono attesi nel corso della giornata, con l’American Petroleum Institute che rilascerà il report per la settimana terminata il 25 gennaio oggi alle 16:30 ET (21:30 GMT).
Il report settimanale della U.S. Energy Information Administration sarà invece pubblicato domani.
I future della benzina schizzano del 2,6% a 1,455 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento balza dell’1,5% a 1,921 dollari al gallone.
I future del gas naturale segnano +1,3% a 2,678 dollari per milione di BTU.
-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters