LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio continuano a calare, estendendo le pesanti perdite delle ultime sedute, in un quadro in cui l'inasprimento delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti ha pesato sulle prospettive per l'economia globale e la domanda energetica.
Intorno alle 11,20 i futures sul Brent scambiano in ribasso di 26 centesimi a 58,68 dollari il barile. I prezzi hanno perso oltre il 20% rispetto al picco di aprile. I futures sul greggio Usa viaggiano in ribasso di 23 centesimi, o dello 0,39%, a 53,42 dollari.
"Il mercato è sempre più incerto sulle prospettive della domanda visto il deterioramento dei colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina", scrivono gli analisti di ING in una nota.
L'ufficio studi della banca ha abbassato le previsioni sui prezzi per il 2019, principalmente a causa delle preoccupazioni sulla domanda, e stima che l'offerta globale di greggio sarà superiore ai consumi nella prima metà del prossimo anno.
"Il risultato più significativo del rafforzamento delle misure tariffarie saranno le maggiori incertezze economiche e commerciali, con un impatto negativo sulla domanda di petrolio e gas e sul sentiment del mercato", dice Fitch Solutions in una nota.
Allo stesso tempo, le tensioni geopolitiche in Medio Oriente rimangono elevate dopo che l'Iran ha sequestrato un certo numero di petroliere nelle ultime settimane nello Stretto di Hormuz, punto fondamentale per le forniture di petrolio.
Ieri il ministro dell'Energia saudita Khalid Al-Falih e il segretario all'Energia statunitense Rick Perry hanno espresso preoccupazione reciproca per le minacce per la libertà del traffico marittimo nel Golfo Arabico.
"Si teme che un evento possa verificarsi in qualsiasi momento... il rischio potrebbe spostarsi al rialzo nel breve termine per i contratti petroliferi", ha affermato Michael McCarthyhief market strategist di CMC Markets.