Trimestrali NVDA: perché la nostra strategia IA continua a tenere le azioni NvidiaApprofondisci

Eni, AD: mosse Opec aumentano volatilità, ostacolano investimenti oil e gas

Pubblicato 04.11.2024, 11:17
Aggiornato 04.11.2024, 13:37
© Reuters. L'amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi parla durante l'Abu Dhabi International Progressive Energy Congress (ADIPEC), ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, il 2 ottobre 2023. REUTERS/Amr Alfiky
ENI
-

ABU DHABI (Reuters) - I tagli all'offerta di petrolio da parte dell'Opec+ e i recenti tentativi di superarli hanno aumentato la volatilità dei mercati energetici e ostacolano gli investimenti in nuova produzione.

Lo ha detto l'amministratore delegato di Eni (BIT:ENI) Claudio Descalzi.

Intervenendo a un evento di settore ad Abu Dhabi, Descalzi ha detto di aspettarsi che l'elevata volatilità dei mercati energetici vista negli ultimi anni proseguirà nel 2025.

Otto membri dell'Opec+, gruppo che comprende l'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio più la Russia e altri alleati, ieri hanno deciso di rimandare di un mese l'incremento della produzione di petrolio previsto per dicembre a causa della debolezza della domanda in Cina e dell'aumento delle forniture.

Alle 12,20, i prezzi del petrolio sono in rialzo di oltre il 2,5%.

"Non appena (l'Opec) ha detto rilasceremo un po' di produzione, il prezzo è sceso immediatamente. Ora dicono rimandiamo alla fine dell'anno, e questo ha avuto un forte impatto sul mercato... la situazione di volatilità non è buona", ha detto Descalzi.

"Tutti dicono che abbiamo bisogno di energia, ma con questo tipo di situazione volatile, e questa volatilità non aiuta molto gli investimenti" nella nuova produzione di petrolio e gas, ha aggiunto.

Murray Auchincloss, Ceo di BP (LON:BP), ha detto che le tensioni in Medio Oriente costituiscono i principali rischi per i mercati energetici.

© Reuters. L'amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi parla durante l'Abu Dhabi International Progressive Energy Congress (ADIPEC), ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, il 2 ottobre 2023. REUTERS/Amr Alfiky

L'escalation delle tensioni tra Israele e Iran dallo scorso ottobre ha innescato timori per le interruzioni delle forniture nel Golfo, area che produce ed esporta circa il 20% del petrolio e del gas mondiale, facendo salire i prezzi del petrolio.

Auchincloss ha anche affermato che a livello globale saranno necessari molti nuovi investimenti nel settore del petrolio e del gas per mantenere le forniture, indipendentemente da un possibile assestamento della domanda nei prossimi anni.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Claudia Cristoferi, Antonella Cinelli)

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.