Investing.com - I futures del frumento e del granturco USA scendono al minimo di quasi sette mesi questo martedì, dopo il report del Dipartimento per l’Agricoltura USA che ha mostrato rapidi progressi nella semina nel Midwest USA la scorsa settimana.
Sul Chicago Mercantile Exchange, il frumento USA con consegna a luglio ha toccato il minimo intraday di 4,7113 dollari al bushel, un livello che non si registrava dall’1 ottobre, prima di attestarsi a 4,7188 dollari negli scambi odierni, in calo di 1,73 centesimi, o dello 0,36%.
Ieri il frumento è crollato di 15,2 centesimi, o del 3,12%, tra i segnali che il clima asciutto nelle principali zone di coltivazione di frumento statunitensi la scorsa settimana ha favorito la semina.
Ieri, il Dipartimento per l’Agricoltura USA ha dichiarato che al 26 aprile è stato piantato il 55% del frumento primaverile, in salita dal 36% della settimana precedente. Nella stessa settimana dello scorso anno ne era stato piantato solo il 17%, mentre la media quinquennale per questo periodo dell’anno è pari al 29%.
L’USDA ha dichiarato inoltre che il 42% del raccolto invernale statunitense è stato giudicato da buono a eccellente la scorsa settimana. Nella stessa settimana dello scorso anno circa il 33% del raccolto era stato giudicato da buono a eccellente.
Intanto, il granturco USA con consegna a luglio tocca il minimo della seduta di 3,6320 dollari al bushel, il minimo dal 20 novembre, prima di attestarsi a 3,6363 dollari, in calo di 0,78 centesimi, o dello 0,21%.
Ieri, il granturco è crollato di 5,0 centesimi, o dell’1,35%, a 3,6460 dollari dopo i dati del Dipartimento per l’Agricoltura USA secondo cui al 26 aprile è stato piantato circa il 19% del raccolto di granturco, in salita dal 9% della settimana precedente.
Nella stessa settimana dello scorso anno era stato piantato il 17% del raccolto, mentre la media quinquennale per questo periodo dell’anno è del 25%.
Sul Chicago Board of Trade, la soia USA con consegna a luglio sale di 2,60 centesimi, o dello 0,27% a 9,7600 dollari al bushel. Il prezzo della soia ieri è salito di 2,2 centesimi, o dello 0,23%, a 9,7300 dollari.
Secondo l’USDA, la scorsa settimana è stato piantato solo il 2% del raccolto di soia, contro il 3% piantato nella stessa settimana dello scorso anno. La media quinquennale per questo periodo dell’anno è del 4%.
I rialzi sono rimasti limitati per via dell’ottimismo per le previsioni dei raccolti in Sudamerica. Il Brasile e l’Argentina sono tra i maggiori esportatori di soia e competono con gli USA sul mercato globale.
Sulla domanda potrebbero pesare le previsioni sull’andamento dei raccolti in Sudamerica.
I dati del governo indicano che il granturco è la principale coltura statunitense, seguito dalla soia. Il frumento è quarto, dopo il fieno.