ROMA (Reuters) - La commissione Lavoro della Camera voterà in serata i pareri sui decreti delegati al Jobs act che riguardano il contratto a tutele crescenti e gli ammortizzatori sociali che saranno definitivamente varati dal Consiglio dei ministri di venerdì 20 febbraio.
Le aziende potranno dunque dal primo marzo, nelle intenzioni del governo, assumere con i nuovi contratti a tempo indeterminato ma senza i vincoli dell'articolo 18.
Al Cdm, secondo il ministro del Welfare Giuliano Poletti, sarà presentato anche il terzo decreto di semplificazione delle forme contrattuali che oggi sono circa 40.
La commissione Lavoro della Camera, come più volte annunciato dal presidente Cesare Damiano, chiederà al governo di cancellare l'estensione delle nuove norme sull'articolo 18 ai licenziamenti collettivi, mantenendole solo per quelli individuali. Su questo parere però la maggioranza si è divisa: Sergio Pizzolante ha annunciato il voto contrario dell'Ncd mentre una nota del Movimento 5 stelle dà notizia dell'astensione dei grillini riconoscendo nel parere di Damiano alcuni punti "per i quali ci siamo sempre battuti".
Il Jobs act prevede che, in caso di licenziamenti disciplinari senza giusta causa, prevalga il criterio del risarcimento in denaro piuttosto che il reintegro.
Il parere, atteso la scorsa settimana ma rinviato a causa della seduta fiume alla Camera sulla legge costituzionale, non è vincolante.
La Commissione chiederà anche l'introduzione di un principio di proporzionalità, nel caso di licenziamento per motivi disciplinari, tra l'infrazione commessa dal lavoratore e la sanzione prevista; il miglioramento delle indennità minime e massime da percepire in caso di licenziamento e maggiori tutele nel caso del cambio appalti.
Poletti, in una intervista ad Affaritaliani, ha detto oggi: "Andremo in Consiglio dei Ministri venerdì 20 con l'approvazione definitiva dei due decreti che arrivano dal Parlamento e certamente con il nuovo decreto sulla revisione delle forme contrattuali. Queste sono le cose certe in questo momento".
Poletti è fiducioso che "il secondo trimestre del 2015 sia il punto nel quale si dovrebbero vedere segni significativi anche sul fronte dell'occupazione".
OLITTOPNEWS Reuters Italy Online Report Top News 20150217T140336+0000