ROMA (Reuters) - Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dopo aver convocato per le 15,00 un vertice a Palazzo Chigi sui nuovi assetti di Cdp e altre partecipate pubbliche, lo ha poi rinviarlo a causa di non meglio precisati "impegni".
Al vertice, ha detto una fonte governativa, avrebbero dovuto partecipare i vice premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, oltre al ministro dell'Economia Giovanni Tria. Ma a Chigi è stato visto entrare solo il ministro dell'Economia.
"Non sapevo che fosse stato convocato un vertice", ha detto Salvini ai cronisti in una pausa dei lavori alla Camera.
Ieri Conte aveva spiegato che dietro ai ritardi nelle nomine in Cdp e altri enti c'è la volontà di riflettere "bene per non sbagliare".
A frenare l'intesa, spiegavano sempre ieri fonti a conoscenza del dossier, è anche l'esigenza di trovare un accordo complessivo su tutte le principali cariche da rinnovare, comprese quelle in Rai e Ferrovie dello Stato.
L'assemblea di Cdp ha rinviato la nomina del nuovo cda al 24 luglio, data entro la quale sarà stata trovata un'intesa, pronostica Salvini.
Le ultime indicazioni davano come favorito nel ruolo di amministratore delegato Dario Scannapieco, attualmente vice presidente della Bei, e per quello di direttore generale Fabrizio Palermo, attuale Cfo della Cdp.
"Non sto seguendo io la partita, non posso essere utile", ha risposto Salvini alla domanda se Scannapieco sia fuori dai giochi.
Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e braccio destro di Salvini, fa capire che l'intesa è ancora di là da venire. "C'è una procedura, chiedete a chi gestisce la procedura".
Conte, intervistato oggi dal Fatto quotidiano, ha così sintetizzato il metodo del governo sulle nomine: "Il ministro competente le propone a me, io ne parlo con i due vicepremier, poi decidiamo insieme. Se non c'è accordo sulla persona più competente, rinviamo per trovarne una migliore".
(Giuseppe Fonte)