Investing.com - I futures del granturco e del frumento USA continuano a salire dopo la seduta precedente questo giovedì, con gli investitori che riprendono posizione alla ricerca di valutazioni più economiche dopo il crollo al minimo di sei mesi.
Sul Chicago Mercantile Exchange, il frumento USA con consegna a luglio sale di 4,03 centesimi, o dello 0,83%, a 4,8762 dollari al bushel.
Ieri il frumento è salito di 7,2 centesimi, o dell’1,52%, a 4,8340, dopo l’avvio di una serie di acquisti speculativi.
Il contratto del frumento è sceso al minimo di 4,6400 martedì, per via di previsioni meteo favorevoli nelle principali zone di coltivazione di frumento statunitensi. Ad aprile si prevede un calo totale pari al 5% per il frumento.
Il Dipartimento per l’Agricoltura USA ha dichiarato che al 26 aprile è stato piantato il 55% del frumento primaverile, in salita dal 36% della settimana precedente. Nella stessa settimana dello scorso anno ne era stato piantato solo il 17%, mentre la media quinquennale per questo periodo dell’anno è pari al 29%.
L’USDA ha dichiarato inoltre che il 42% del raccolto invernale statunitense è stato giudicato da buono a eccellente la scorsa settimana. Nella stessa settimana dello scorso anno circa il 33% del raccolto era stato giudicato da buono a eccellente.
Intanto, il granturco USA con consegna a luglio sale di 1,77 centesimi o dello 0,48% a 3,6938 dollari al bushel. Ieri il granturco aveva visto un aumento di 3,2 centesimi, o dello 0,89%, a 3,6760 dollari.
Il granturco è sceso a 3,6240 martedì, il minimo dal 5 novembre, dopo la notizia di rapidi progressi nella semina nel Midwest la scorsa settimana.
I dati del Dipartimento per l’Agricoltura USA mostrano che al 26 aprile è stato effettuato circa il 19% della semina del granturco, contro il 9% della settimana precedente.
Nella stessa settimana dello scorso anno era stato effettuato il 17% della semina, mentre la media quinquennale per questo periodo dell’anno è del 25%.
Sul Chicago Board of Trade, la soia USA con consegna a luglio sale di 2,92 centesimi, o dello 0,3% a 9,9112 dollari al bushel, dopo aver toccato il massimo intraday di 9,9300 dollari, il massimo dal 13 marzo.
Il prezzo della soia ieri è salito di 10,6 centesimi o dell’1,1%, a 9,8800 dollari al bushel, nei timori sull’andamento dei raccolti statunitensi e nei segnali di una forte domanda delle scorte USA. Secondo l’USDA, la scorsa settimana è stato effettuato circa il 2% della semina della soia, contro il 3% della stessa settimana dello scorso anno. La media quinquennale per questo periodo dell’anno è del 4%.
I rialzi sono rimasti limitati per via dell’ottimismo per le previsioni dei raccolti in Sudamerica. Il Brasile e l’Argentina sono tra i maggiori esportatori di soia e competono con gli USA sul mercato globale.
Sulla domanda potrebbero pesare le previsioni sull’andamento dei raccolti in Sudamerica.
I dati del governo indicano che il granturco è la principale coltura statunitense, seguito dalla soia. Il frumento è quarto, dopo il fieno.