Investing.com – I futures sul petrolio greggio hanno esteso i guadagni della sessione precedente nella giornata di lunedì, salendo al massimo di quattro settimane nel corso di un piano proposto per risolvere la crisi finanziaria del blocco della moneta unica a seguito di un vertice G20 tenutosi nel week-end.
Sul New York Mercantile Exchange i futures del greggio con consegna nel mese di dicembre sono stati scambiati a 87,99 al barile durante gli scambi europei della mattina, in salita dell’1,11%.
Precedentemente era salito dell’1,5% a 88,40 dollari al barile, in salita dal 16 settembre.
A conclusione del vertice del G-20 di sabato a Parigi, i leader mondiali ha esortato i leader politici della zona euro ad affrontare "con decisione" con la crisi del debito in corso nella regione.
I leader europei potrebbero completare il piano di salvataggio in un vertice il 23 ottobre, in tempo per l’inizio di una riunione del G-20 all'inizio del mese prossimo.
Le proposte previste comprendono misure per ristrutturare il debito greco, ricapitalizzare le banche europee e rafforzare fondo di salvataggio della regione, il Fondo europeo per la stabilità finanziaria.
L'euro è salito al massimo di quattro settimane di rialzo contro il dollaro USA, mentre l'indice del dollaro, che replica la performance del dollaro USA nei confronti di un paniere di sei principali valute ha perso lo dello 0,15% a 76,75, vicino al minimo di quattro settimane.
I contratti future sul petrolio denominati in dollari tendono a salire quando il dollaro scende, in quanto ciò rende il petrolio economico per gli acquirenti in altre valute.
Un ulteriore supporto ai prezzi del greggio è stato offerto dall’allentarsi dei timori per l'economia americana dopo che i dati ufficiali di venerdì hanno mostrato che le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono salite dell’ 1,1% nel mese di settembre, il più grande aumento in sette mesi. Inoltre, le vendite di agosto e luglio sono state riviste al rialzo.
Nonostante la recente impennata dei prezzi del greggio, il gruppo di Wall Street Morgan Stanley ha dichiarato in un rapporto pubblicato nel fine settimana di prevedere prezzi del petrolio più bassi fino alla prima metà del 2012, a causa di “scorte limitare” di greggio e nessuna risoluzione immediata ala crisi del debito europeo.
Sull’ICE Futures Exchange, i future sul petrolio Brent con consegna a dicembre sono saliti dello 0,2% a 112,46 dollari al barile.
Lo spread tra il Brent e dei contratti di greggio è sceso a 24,47 dollari al barile, dopo aver toccato un record di 28,10 dollari al barile venerdì, alla scadenza del contratto di novembre.
Sul New York Mercantile Exchange i futures del greggio con consegna nel mese di dicembre sono stati scambiati a 87,99 al barile durante gli scambi europei della mattina, in salita dell’1,11%.
Precedentemente era salito dell’1,5% a 88,40 dollari al barile, in salita dal 16 settembre.
A conclusione del vertice del G-20 di sabato a Parigi, i leader mondiali ha esortato i leader politici della zona euro ad affrontare "con decisione" con la crisi del debito in corso nella regione.
I leader europei potrebbero completare il piano di salvataggio in un vertice il 23 ottobre, in tempo per l’inizio di una riunione del G-20 all'inizio del mese prossimo.
Le proposte previste comprendono misure per ristrutturare il debito greco, ricapitalizzare le banche europee e rafforzare fondo di salvataggio della regione, il Fondo europeo per la stabilità finanziaria.
L'euro è salito al massimo di quattro settimane di rialzo contro il dollaro USA, mentre l'indice del dollaro, che replica la performance del dollaro USA nei confronti di un paniere di sei principali valute ha perso lo dello 0,15% a 76,75, vicino al minimo di quattro settimane.
I contratti future sul petrolio denominati in dollari tendono a salire quando il dollaro scende, in quanto ciò rende il petrolio economico per gli acquirenti in altre valute.
Un ulteriore supporto ai prezzi del greggio è stato offerto dall’allentarsi dei timori per l'economia americana dopo che i dati ufficiali di venerdì hanno mostrato che le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono salite dell’ 1,1% nel mese di settembre, il più grande aumento in sette mesi. Inoltre, le vendite di agosto e luglio sono state riviste al rialzo.
Nonostante la recente impennata dei prezzi del greggio, il gruppo di Wall Street Morgan Stanley ha dichiarato in un rapporto pubblicato nel fine settimana di prevedere prezzi del petrolio più bassi fino alla prima metà del 2012, a causa di “scorte limitare” di greggio e nessuna risoluzione immediata ala crisi del debito europeo.
Sull’ICE Futures Exchange, i future sul petrolio Brent con consegna a dicembre sono saliti dello 0,2% a 112,46 dollari al barile.
Lo spread tra il Brent e dei contratti di greggio è sceso a 24,47 dollari al barile, dopo aver toccato un record di 28,10 dollari al barile venerdì, alla scadenza del contratto di novembre.