LONDRA (Reuters) - I prezzi globali del petrolio rimangono invariati, con i mercati che soppesano i timori sulla domanda statunitense e l'impegno della Cina a sostenere la crescita economica.
Intorno alle 10,20 i futures sul Brent guadagnano 9 centesimi, o lo 0,10%, a 79,73 dollari al barile, mentre il greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) sono fermi a 75,72 dollari al barile.
"Vista la probabilità che la Fed aumenti i tassi di interesse per l'ultima volta a luglio, è possibile che permangano timori sulla domanda statunitense, che limiteranno i guadagni del prezzo del petrolio", ha detto Leon Li, analista di CMC Markets.
Invece, sul fronte opposto, il principale organismo per la pianificazione economica della Cina si è impegnato ieri a mettere in atto politiche atte a "ripristinare ed espandere" i consumi nella seconda economia mondiale, il che potrebbe incrementare la domanda di petrolio.
Per quanto riguarda l'offerta, i dati dell'organizzazione di settore American Petroleum Institute (Api), hanno mostrato che le scorte di greggio, benzina e distillati sono diminuite la scorsa settimana.
Nel frattempo, la Russia si prepara a ridurre le esportazioni di petrolio di 2,1 milioni di tonnellate nel terzo trimestre, in linea con i tagli volontari alle forniture di 500.000 barili al giorno previsti per agosto, secondo il ministero dell'Energia.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)