Investing.com – I Futures del petrolio greggio sono in calo questo venerdì, dopo i dati deludenti sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione di giovedì, in attesa dei dati sulla vendita di case nuove nel corso della giornata, nell’incertezza sul futuro del programma di stimolo della Federal Reserve.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 104,79 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,23%.
Il contratto di settembre è salito dell’1,14%, a 105,03 dollari al barile questo giovedì.
I prezzi del petrolio sono andati sotto pressione dopo i dati del Dipartimento del Lavoro di ieri che hanno mostrato che il numero dei richiedenti sussidio di disoccupazione è salito di 13.000 ad un destagionalizzato di 366.000, in salita rispetto alla previsione di 330.000.
I dati sono giunti un giorno dopo i verbali del vertice Fed di luglio che hanno mostrato che i funzionari erano “generalmente d’accordo” con l’intenzione di ridurre il programma di acquisti mensili da 85 miliardi di dollari al mese.
Tuttavia i policimakers restano divisi sulla tempistica del possibile ridimensionamento, con quasi tutti i membri del consiglio che hanno stabilito che una variazione nel programma di acquisti non è ancora appropriata.
I verbali hanno mostrato che gli ultimi dati economici USA rilasciati sono stati “misti”, indicando che l’eventuale miglioramento potrebbe essere rimandato se le condizioni economiche restano troppo deboli.
Il programma di stimolo della Fed è considerato da molti investitori come un motore dell’aumento dei prezzi delle materie prime, poiché tende a pesare sul valore del dollaro.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna ad ottobre sono saliti dello 0,04% a 109,86 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 4,83 dollari al barile.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 104,79 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,23%.
Il contratto di settembre è salito dell’1,14%, a 105,03 dollari al barile questo giovedì.
I prezzi del petrolio sono andati sotto pressione dopo i dati del Dipartimento del Lavoro di ieri che hanno mostrato che il numero dei richiedenti sussidio di disoccupazione è salito di 13.000 ad un destagionalizzato di 366.000, in salita rispetto alla previsione di 330.000.
I dati sono giunti un giorno dopo i verbali del vertice Fed di luglio che hanno mostrato che i funzionari erano “generalmente d’accordo” con l’intenzione di ridurre il programma di acquisti mensili da 85 miliardi di dollari al mese.
Tuttavia i policimakers restano divisi sulla tempistica del possibile ridimensionamento, con quasi tutti i membri del consiglio che hanno stabilito che una variazione nel programma di acquisti non è ancora appropriata.
I verbali hanno mostrato che gli ultimi dati economici USA rilasciati sono stati “misti”, indicando che l’eventuale miglioramento potrebbe essere rimandato se le condizioni economiche restano troppo deboli.
Il programma di stimolo della Fed è considerato da molti investitori come un motore dell’aumento dei prezzi delle materie prime, poiché tende a pesare sul valore del dollaro.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna ad ottobre sono saliti dello 0,04% a 109,86 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 4,83 dollari al barile.