LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio scivolano dopo i deboli dati economici dei principali consumatori di greggio, Stati Uniti e Cina, ma i previsti tagli all'offerta da parte di Arabia Saudita e Russia limitano le perdite.
Intorno alle 13,00 i futures sul Brent cedono 52 centesimi, o lo 0,66%, a 77,95 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate statunitense perde 57 centesimi, o lo 0,77%, a 73,29 dollari al barile.
"I trader del settore petrolifero potrebbero essere cauti in vista del Cpi statunitense e della serie di dati economici cinesi previsti questa settimana", ha detto Tina Teng, analista di Cmc Markets, in merito ai dati sull'inflazione che usciranno mercoledì.
Negli Stati Uniti, i dati di venerdì scorso hanno mostrato il minor incremento di posti di lavoro in due anni e mezzo, ma una forte crescita dei salari.
I prezzi alla produzione cinesi sono scesi a giugno al ritmo più veloce in più di sette anni, secondo i dati governativi pubblicati oggi, a causa del rallentamento della ripresa della seconda economia mondiale.
Tuttavia, i prezzi del greggio potrebbero rimbalzare dopo che l'Opec+ ha annunciato l'intenzione di ridurre ulteriormente l'offerta, sottolinea Teng.
L'Arabia Saudita prolungherà il taglio della produzione di 1 milione di barili al giorno (bpd) fino ad agosto e la Russia taglierà le esportazioni di greggio di 500.000 bpd. Invece di tagliare la produzione, la Russia utilizzerà il greggio per produrre più carburante per soddisfare la domanda interna, ha detto una fonte governativa a Reuters venerdì.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)