LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in rialzo grazie al sorprendente incremento delle esportazioni cinesi ad aprile, ai tagli alla produzione Usa e al lento riavvio dell'attività in Europa.
I futures sul Brent guadagnano 1,27 dollari, o il 4,27%, a 30,99 dollari il barile alle 11,45 italiane, dopo aver perso il 4% ieri.
I futures sul greggio Usa avanzano di 1,36 dollari, o del 5,50%, a 25,3 dollari il barile, dopo una flessione di oltre il 2% alla vigilia.
Una nota positiva in termini di domanda petrolifera arriva dalla Cina, dove le importazioni ad aprile sono aumentate a 10,42 milioni di barili al giorno rispetto ai 9,68 milioni di barili al giorno di marzo, secondo i calcoli Reuters basati su dati doganali per i primi quattro mesi del 2020.
Inoltre, i dati sulle esportazioni generali della Cina hanno evidenziato un aumento, contro le aspettative di un drastico calo, anche se una forte flessione delle importazioni indica che la ripresa è ancora lontana, con le economie a livello mondiale in recessione e un conseguente impatto sulla domanda di carburanti.
La settimana scorsa, le scorte di greggio statunitense sono aumentate per la quindicesima settimana di fila, in rialzo di 4,6 milioni di barili, secondo i dati Eia pubblicati ieri.
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