(Reuters) - I prezzi del greggio guadagnano oltre l'1%, dopo che la Cina, primo importatore al mondo, ha annunciato la prima mossa verso un allentamento della politica monetaria dal 2010, con l'obiettivo di sostenere la crescita economica, in base a quanto riferito dai media statali citando una riunione del Politburo.
Intorno alle ore 10,55 italiane, i futures sul Brent scambiano in rialzo di 65 centesimi, o dello 0,9%, a 71,77 dollari il barile. I futures del greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) guadagnano 72 centesimi, o l'1,07%, a 67,92 dollari.
La crescita cinese si è arrestata a causa del crollo del mercato immobiliare che ha colpito la fiducia e i consumi.
Il rallentamento della Cina è stato uno dei fattori che hanno spinto l'Opec+ a decidere, la scorsa settimana, di posticipare ad aprile i piani di aumento della produzione.
La Cina adotterà una politica monetaria "moderatamente allentata", in base a un comunicato ufficiale emerso da una riunione di alti funzionari del Partito Comunista, un termine utilizzato l'ultima volta nel 2010 quando ha cercato di sostenere la ripresa dalla crisi finanziaria globale.
Il greggio guadagna terreno anche in seguito all'incertezza dopo la caduta del presidente siriano Bashar al-Assad.
Ieri i ribelli siriani hanno annunciato alla televisione di Stato di aver spodestato Assad, ponendo fine a una dinastia familiare durata 50 anni, in un'offensiva lampo che ha sollevato il timore di una nuova ondata di instabilità in una regione già attanagliata da conflitti.
Separatamente, ieri Saudi Aramco (TADAWUL:2222) ha ridotto i prezzi di gennaio 2025 per gli acquirenti asiatici al livello più basso dall'inizio del 2021.
Gli investitori si stanno preparando a una settimana ricca di dati, tra cui la lettura dell'inflazione statunitense mercoledì, che fornirà ulteriori indizi sui piani della Federal Reserve in materia di tassi di interesse.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Claudia Cristoferi)