LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio rimangono stabili, con gli investitori che valutano il potenziale impatto sulla fornitura di petrolio degli attacchi dei militanti Houthi dello Yemen, alleati con l'Iran, contro le navi nel Mar Rosso, che hanno interrotto il commercio marittimo e costretto le compagnie a dirottare le navi.
I prezzi del greggio ieri erano saliti di quasi il 2% sui timori per le interruzioni del commercio attraverso il Canale di Suez, la rotta di navigazione più breve tra Europa e Asia, che rappresenta circa il 15% del traffico marittimo globale.
Intorno alle 10,55, il Brent è in calo di 31 centesimi a 77,64 dollari al barile. Il greggio statunitense West Texas Intermediate di gennaio, che scade oggi, è in ribasso di 35 centesimi a 72,12 dollari, mentre il contratto di febbraio, più attivo, perde 31 centesimi.
Sebbene gli attacchi al trasporto marittimo abbiano aumentato il premio per il rischio geopolitico, "l'effetto reale sui flussi di petrolio sarà probabilmente limitato", ha detto John Evans del broker petrolifero PVM.
"Gli attacchi non hanno colpito nulla che possa interferire con la produzione", ha aggiunto Evans.
Secondo gli analisti di Goldman Sachs (NYSE:GS), è improbabile che le interruzioni abbiano un effetto rilevante sui prezzi del greggio e del gas naturale liquefatto (Gnl), poiché le opportunità di reindirizzare le navi suggeriscono che la produzione non dovrebbe essere direttamente influenzata.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)