Investing.com – I futures sul petrolio greggio hanno ripreso lo slancio stamane, staccandosi dal livello più basso dell’ultima settimana mentre i mercati attendono i dati sulle scorte USA, ma i guadagni sono stati limitati dai timori sull’economia globale.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a marzo sono stati scambiati a 99,08 dollari al barile, in calo dello 0,62%.
Il prezzo del greggio è salito precedentemente dello 0,66% a 99,13 al barile, il massimo della sessione. Ieri invece il prezzo ha toccato il minimo di 4 giorni di 98,27 al barile.
Dopo la chiusura dei mercati di ieri, l'American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte greggio USA sono salite di 2,01 milioni di barili la scorsa settimana, mentre le scorte totali di benzina sono diminuite di 0,46 milioni di barili.
I traders del petrolio attendono il report settimanale della US Energy Information Administration sulle scorte statunitensi di greggio e prodotti raffinati per misurare la forza della domanda di petrolio del principale consumatore di petrolio mondiale.
Si prevede che il rapporto dimostrerà che le scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 3,0 milioni di barili la scorsa settimana, mentre per le scorte di benzina è stato previsto un aumento di 1 milione di barili.
I traders attendono inoltre i dati USA sull’occupazione non agricola ed il report sull’attività manifatturiera che rilascerà l’Institute for Supply Management; tali dati sono attesi per valutare lo stato di salute dell’economia statunitense e l’eventuale bisogno di un ulteriore stimolo.
Sui prezzi continuano a pesare le tensioni tra Iran e Occidente e per l’eventuale interruzione delle forniture dal Sudan.
Ma i guadagni restano limitati dalle preoccupazioni per l’economia cinese. L’indice PMI dei direttori d’acquisto del settore manifatturiero è salito a 50,5 a gennaio, da 50,3 a dicembre.
Tuttavia un report della HSBC indica che l’indice PMI dei direttori d’acquisto del settore manifatturiero è sceso per il terzo mese consecutivo.
Intanto i dialoghi per la ristrutturazione del debito greco tra la Grecia ed i suoi creditori si trascinano, senza effettivi progressi.
La Grecia ed i suoi creditori internazionali, l’UE ed il FMI stanno negoziando da settimane per trovare un accordo sul debito. L’accordo sulla ristrutturazione del debito greco è una precondizione affinché Atene possa ricevere la sua nuova tranche di fondi di salvataggio ed evitare un default.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a marzo sono stati scambiati a 111,60 dollari al barile, in salita dello 0,58%, con lo spread tra i contratti Brent e il greggio a 12,52 dollari al barile.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a marzo sono stati scambiati a 99,08 dollari al barile, in calo dello 0,62%.
Il prezzo del greggio è salito precedentemente dello 0,66% a 99,13 al barile, il massimo della sessione. Ieri invece il prezzo ha toccato il minimo di 4 giorni di 98,27 al barile.
Dopo la chiusura dei mercati di ieri, l'American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte greggio USA sono salite di 2,01 milioni di barili la scorsa settimana, mentre le scorte totali di benzina sono diminuite di 0,46 milioni di barili.
I traders del petrolio attendono il report settimanale della US Energy Information Administration sulle scorte statunitensi di greggio e prodotti raffinati per misurare la forza della domanda di petrolio del principale consumatore di petrolio mondiale.
Si prevede che il rapporto dimostrerà che le scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 3,0 milioni di barili la scorsa settimana, mentre per le scorte di benzina è stato previsto un aumento di 1 milione di barili.
I traders attendono inoltre i dati USA sull’occupazione non agricola ed il report sull’attività manifatturiera che rilascerà l’Institute for Supply Management; tali dati sono attesi per valutare lo stato di salute dell’economia statunitense e l’eventuale bisogno di un ulteriore stimolo.
Sui prezzi continuano a pesare le tensioni tra Iran e Occidente e per l’eventuale interruzione delle forniture dal Sudan.
Ma i guadagni restano limitati dalle preoccupazioni per l’economia cinese. L’indice PMI dei direttori d’acquisto del settore manifatturiero è salito a 50,5 a gennaio, da 50,3 a dicembre.
Tuttavia un report della HSBC indica che l’indice PMI dei direttori d’acquisto del settore manifatturiero è sceso per il terzo mese consecutivo.
Intanto i dialoghi per la ristrutturazione del debito greco tra la Grecia ed i suoi creditori si trascinano, senza effettivi progressi.
La Grecia ed i suoi creditori internazionali, l’UE ed il FMI stanno negoziando da settimane per trovare un accordo sul debito. L’accordo sulla ristrutturazione del debito greco è una precondizione affinché Atene possa ricevere la sua nuova tranche di fondi di salvataggio ed evitare un default.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a marzo sono stati scambiati a 111,60 dollari al barile, in salita dello 0,58%, con lo spread tra i contratti Brent e il greggio a 12,52 dollari al barile.