Investing.com - I futures del petrolio greggio sono in salita questo martedì, con il sentimento dei mercati rafforzatosi dopo un report che ha mostrato che l’economia della Germania è cresciuta più del previsto nel secondo trimestre.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 93,44 dollari al barile, in salita dello 0,75%.
Stamane i prezzi sono saliti dello 0,8% al massimo della seduta di 93,53 dollari al barile. I prezzi hanno toccato il massimo di tre mesi di 94,69 dollari al barile l’8 agosto.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che l’economia tedesca è cresciuta dello 0,3% nel secondo trimestre, meglio del previsto aumento dello 0,2% e dopo un aumento dello 0,5% nel primo trimestre.
L’economia francese è rimasta stagnante nel secondo trimestre, contro le aspettative di una contrazione dello 0,1%.
Nonostante le previsioni poco incoraggianti, i mercati del petrolio sono stati rialzisti ultimamente, con il greggio della borsa di New York che ha segnato +17,5% da quando aveva toccato il minimo di 77,27 il 28 giugno.
I prezzi sono stati supportati dai timori verso le aspettative che le banche centrali di tutto il mondo annunceranno presto delle misure di stimolo monetario per sostenere la crescita, il ché spinge l’oro come valuta alternativa.
I rinnovati timori per gli scontri i Siria e le tensioni crescenti tra Iran e Occidente hanno supportato i prezzi nelle ultime settimane.
La perdita potenziale di forniture di petrolio iraniano ha contribuito a sostenere i forti aumenti dei prezzi del petrolio nella conclusione dello scorso anno e nel primo trimestre di quest’anno.
Si teme che l’escalation delle ostilità tra Iran e Israele possa sfociare in un conflitto che manderebbe i prezzi del petrolio alle stelle.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, i futures sul petrolio Brent con consegna a settembre sono saliti dello 0,5%, a 112,30 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 18,85 dollari al barile.
I futures Brent di Londra hanno toccato venerdì i 113,52 dollari al barile, il massimo dal 10 maggio.
I prezzi Brent sono stati ben supportati nelle ultime settimane, salendo del 20% dai minimi toccati a giugno, tra i timori per la riduzione delle forniture dal Mare del Nord e l’inasprirsi delle sanzioni contro le esportazioni iraniane dal 1° luglio.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 93,44 dollari al barile, in salita dello 0,75%.
Stamane i prezzi sono saliti dello 0,8% al massimo della seduta di 93,53 dollari al barile. I prezzi hanno toccato il massimo di tre mesi di 94,69 dollari al barile l’8 agosto.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che l’economia tedesca è cresciuta dello 0,3% nel secondo trimestre, meglio del previsto aumento dello 0,2% e dopo un aumento dello 0,5% nel primo trimestre.
L’economia francese è rimasta stagnante nel secondo trimestre, contro le aspettative di una contrazione dello 0,1%.
Nonostante le previsioni poco incoraggianti, i mercati del petrolio sono stati rialzisti ultimamente, con il greggio della borsa di New York che ha segnato +17,5% da quando aveva toccato il minimo di 77,27 il 28 giugno.
I prezzi sono stati supportati dai timori verso le aspettative che le banche centrali di tutto il mondo annunceranno presto delle misure di stimolo monetario per sostenere la crescita, il ché spinge l’oro come valuta alternativa.
I rinnovati timori per gli scontri i Siria e le tensioni crescenti tra Iran e Occidente hanno supportato i prezzi nelle ultime settimane.
La perdita potenziale di forniture di petrolio iraniano ha contribuito a sostenere i forti aumenti dei prezzi del petrolio nella conclusione dello scorso anno e nel primo trimestre di quest’anno.
Si teme che l’escalation delle ostilità tra Iran e Israele possa sfociare in un conflitto che manderebbe i prezzi del petrolio alle stelle.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, i futures sul petrolio Brent con consegna a settembre sono saliti dello 0,5%, a 112,30 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 18,85 dollari al barile.
I futures Brent di Londra hanno toccato venerdì i 113,52 dollari al barile, il massimo dal 10 maggio.
I prezzi Brent sono stati ben supportati nelle ultime settimane, salendo del 20% dai minimi toccati a giugno, tra i timori per la riduzione delle forniture dal Mare del Nord e l’inasprirsi delle sanzioni contro le esportazioni iraniane dal 1° luglio.