LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono poco mossi dopo essersi spinti al rialzo nelle ultime quattro settimane, con le festività a Singapore, Londra e New York che rallentano gli scambi, mentre i crescenti timori riguardo alla ripresa della domanda compensano i tagli all'offerta.
Intorno alle 13,10, i futures sul Brent avanzano di 0,06 centesimi, ovvero lo 0,17%, a 35,19 dollari al barile, mentre il greggio Usa guadagna 26 centesimi, (+0,78%), a 33,51 dollari al barile.
** Aumentano le tensioni tra Stati Uniti e Cina -- i maggiori consumatori mondiali di petrolio -- dopo la decisione di Pechino di imporre una legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong, che ha anche sollevato timori riguardo alle prospettive della domanda.
I rapporti tra Washington e Pechino sono sempre più tesi dopo la diffusione dell'epidemia di coronavirus, con i due Paesi già in contrasto su Hong Kong, i diritti umani e il supporto degli Stati Uniti a Taiwan, rivendicata dalla Cina.
I prezzi stanno trovando supporto dai tagli all'offerta globale con l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e i suoi alleati, gruppo noto come Opec+, tagli concordati da quasi un mese che prevedono una riduzione della produzione di 9,7 milioni di barili al giorno.
"L'enorme calo della produzione mondiale di petrolio è stato senza dubbio il fattore chiave per l'ultimo aumento dei prezzi del petrolio", si legge in una nota di Commerzbank.
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