LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio salgono di oltre il 2,5% in seguito agli attacchi aerei e navali effettuati dagli Stati Uniti e dal Regno Unito contro obiettivi militari Houthi nello Yemen, in risposta agli attacchi del gruppo sostenuto dall'Iran contro le compagnie di navigazione nel Mar Rosso.
L'attacco ha accresciuto i timori del mercato sul potenziale impatto che un conflitto più ampio in Medio Oriente avrebbe sulle forniture di petrolio dalla regione, in particolare quelle che si muovono attraverso il critico Stretto di Hormuz.
"Se gran parte dei flussi attraverso lo Stretto di Hormuz venisse interrotta, l'impatto sui mercati del gas sarebbe fino a tre volte superiore a quello degli shock dei prezzi del petrolio degli anni '70 e più del doppio di quello della guerra in Ucraina, con conseguenze sulle catene di approvvigionamento e sui livelli delle scorte già fragili", ha detto Saul Kavonic, analista energetico di MST Marquee.
Intorno alle 11,10, i futures sul Brent salgono di 2,12 dollari, o del 2,74%, a 79,53 dollari il barile, mentre i futures sul West Texas Intermediate statunitense aumentano di 2,19 dollari, o del 3,04%, a 74,21 dollari.
Gli attacchi statunitensi e britannici sono uno dei segnali più drammatici dell'intensificarsi della guerra tra Israele e Hamas da quando è scoppiata a ottobre. Testimoni in Yemen hanno confermato esplosioni in tutto il Paese.
Il gigante del trasporto marittimo Maersk e altri stanno deviando le navi dal Mar Rosso, avvertendo i clienti di ulteriori interruzioni.
Gli attacchi guidati dagli Stati Uniti fanno seguito al sequestro da parte dell'Iran, ieri, di una nave cisterna con greggio iracheno destinato alla Turchia, come ritorsione per la confisca della stessa nave e del suo petrolio da parte degli Stati Uniti, avvenuta lo scorso anno. La Casa Bianca ha condannato il sequestro.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Stefano Bernabei)