LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio guadagnano terreno dopo l'intensificarsi degli scontri tra Russia e Ucraina nel fine settimana, anche se i timori per la domanda di carburante in Cina e le previsioni di un'eccedenza di petrolio a livello globale pesano sui mercati.
Intorno alle ore 11,10 italiane, i futures sul Brent scambiano in rialzo di 56 centesimi, o dello 0,8%, a 71,60 dollari il barile, mentre i futures sul West Texas Intermediate Usa scambiano a 67,46 dollari il barile, in rialzo di 44 centesimi, o dello 0,7%.
Ieri la Russia ha lanciato il maggior attacco aereo sull'Ucraina in quasi tre mesi, causando gravi danni al sistema elettrico del Paese.
In una significativa inversione della politica di Washington nel conflitto tra Ucraina e Russia, l'amministrazione del presidente Joe Biden ha permesso all'Ucraina di utilizzare armi di fabbricazione statunitense per lanciare attacchi a lungo raggio in Russia, hanno detto ieri due funzionari statunitensi e una fonte a conoscenza della decisione.
Il Cremlino ha detto che qualsiasi decisione di questo tipo implicherebbe il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti nel conflitto e ha accusato l'amministrazione di Biden di aver inasprito la guerra.
In Russia, secondo cinque fonti industriali, almeno tre raffinerie hanno dovuto interrompere o ridurre le attività a causa delle pesanti perdite subite a causa delle limitazioni alle esportazioni, dell'aumento dei prezzi del greggio e dei tassi elevati.
Il Brent e il WTI hanno perso oltre il 3% la scorsa settimana a causa dei deboli dati provenienti dalla Cina, il secondo consumatore mondiale di petrolio, e dopo che l'Agenzia Internazionale dell'Energia ha previsto che l'offerta globale di petrolio supererà la domanda di oltre 1 milione di barili al giorno nel 2025, anche se i tagli alla produzione dell'Opec+ rimarranno in vigore.
La produzione delle raffinerie cinesi è scesa del 4,6% a ottobre rispetto all'anno scorso e la crescita della produzione industriale del Paese è rallentata il mese scorso, in base ai dati governativi pubblicati venerdì.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Antonella Cinelli)