(Reuters) - I prezzi del petrolio sono misti sulle aspettative di un aumento della produzione Opec+ a partire da ottobre, mentre i segnali di una domanda fiacca in Cina e negli Stati Uniti aumentano le preoccupazioni sulla futura crescita dei consumi.
Alle 11 i futures sul Brent cedono 5 centesimi, o lo 0,06%, a 76,97 al barile, mentre il greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) sale di 17 centesimi, o dello 0,24%, a 73,73 dollari.
L'Opec e i suoi alleati, gruppo noto come Opec+, sono pronti a procedere con gli aumenti della produzione di petrolio previsti a partire da ottobre, secondo quanto riferito a Reuters da sei fonti del gruppo di produttori.
Otto membri dell'Opec+ hanno in programma di aumentare la produzione di 180.000 barili al giorno a ottobre, nell'ambito di un piano che punta a eliminare la più recente serie di tagli all'offerta di 2,2 milioni di barili al giorno, mantenendone altri fino alla fine del 2025.
Sia il Brent che il Wti hanno registrato perdite per due mesi consecutivi, poiché i timori per la domanda statunitense e cinese sono stati più forti dell'effetto delle recenti interruzioni delle forniture di petrolio libiche e dei rischi di approvvigionamento legati al conflitto in Medio Oriente.
Mentre le esportazioni libiche rimangono bloccate, l'Arabian Gulf Oil Company ha ripreso la produzione fino a 120.000 barili al giorno per soddisfare il fabbisogno interno, hanno detto i tecnici ieri dopo che lo stallo tra parti coinvolte ha bloccato la maggior parte dei giacimenti del Paese.
Negli Stati Uniti, il consumo di petrolio a giugno è sceso ai minimi stagionali che erano stati registrati l'ultima volta durante la pandemia Covid-19 del 2020, come hanno mostrato venerdì i dati dell'Energy Information Administration (Eia).
(Tradotto da Laura Contemori, editing Gianluca Semeraro)